Ferrari ha chiuso il secondo trimestre 2020 con risultati deboli a causa dell’impatto del Covid-19, ma sostanzialmente in linea alle attese. I ricavi sono diminuiti del 42% a 571 milioni, dopo aver registrato consegne dimezzate complice la sospensione sia della produzione sia della produzione. I minori volumi hanno impattato anche i margini operativi con l’Ebitda in calo del 60% a 124 milioni, mentre il trimestre si è chiuso con un utile netto crollato del 95% a 9 milioni. Ristretta la guidance 2020.
Ferrari ha archiviato il periodo aprile-giugno 2020 con un calo delle consegne del 48% a 1.389 unità, dovuto alle implicazioni della pandemia da Covid-19, tra cui la sospensione dell’attività produttiva e la chiusura dei concessionari durante la parte iniziale del trimestre.
A livello di aree geografiche, l’Emea ha registrato un -41% a 706 unità, le Americhe un -53% a 381 unità, l’area Cina, Hong Kong e Taiwan un -91% a 25 unità e il Resto dell’Apac un -28% a 277 unità.
I ricavi sono diminuiti del 42% a 571 milioni (-2,7% a cambi costanti), con il fatturato da Automobili e parti di ricambio in calo del 41,3% a 450 milioni, mentre le Sponsorizzazioni e i Motori hanno segnato rispettivamente un -37% a 83 milioni a causa della temporanea sospensione della stagione di Formula 1 e un -61% a 20 milioni per le minori consegne a Maserati.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda è sceso del 60,5% a 124 milioni con una marginalità 21,7% (31,9% nel 2Q19), mentre l’Ebit è crollato del 90,4% a 23 milioni con un’incidenza sul fatturato al 4% (24,3% nel 2Q19), nonostante i maggiori ammortamenti.
Il trimestre si è chiuso con un calo dell’utile netto del 95,1% a 9 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento netto industriale è aumentato a 776 milioni dai 401 milioni al 30 marzo 2020, dopo un free cash flow industriale negativo per 158 milioni principalmente a causa dell’aumento del magazzino e delle azioni del management volte a garantire alla rete di concessionari estensioni temporanee e di breve termine dei pagamenti, oltre al versamento anticipato di incentivi commerciali.
Infine, Ferrari ha ristretto il range della guidance 2020 rispetto a quanto comunicato a maggio, riflettendo le previsioni aggiornate dell’impatto della pandemia da Covid-19 sulla catena di fornitura della Società e il conseguente ritardo nella salita produttiva della SF90 Stradale.
Per l’esercizio in corso, il gruppo prevede ricavi superiori a 3,4 miliardi (da3,4-3,6 miliardi), un Ebitda adjusted pari a 1,075-1,125 miliardi (da 1,05-1,20 miliardi), un Ebit adjusted pari a 0,65-0,70 miliardi (da 0,6-0,8 miliardi), un eps adjusted pari a 2,6-2,8 euro (da 2,40-3,1 euro) e un free cash flow industriale pari a 0,10-0,15 miliardi (da 0,1-0,2 miliardi).