Mps – Proseguono i realizzi sul titolo (-6,1%)

Non si arrestano le prese di beneficio su Mps a Piazza Affari. Intorno alle 11:35 il titolo arretra del 6,1% a 1,44 euro, mentre l’indice di settore cede lo 0,4 per cento.

Le prese di profitto sono iniziate a partire dallo scorso 22 luglio, così come per il settore, dopo i rialzi innescati dai rumor su possibili aggregazioni, dopo la nomina di Mediobanca quale advisor per valutare le opportunità strategiche e la conferma da parte del Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, dell’intenzione del Tesoro di rispettare la scadenza del 2021 per uscire dal capitale. Operazione che potrebbe essere agevolata da suddetta scissione.

Tuttavia, nei giorni scorsi sono emerse indiscrezioni secondo cui la BCE potrebbe chiedere alla banca senese di procedere con un aumento di capitale per poter dare il via libera alla scissione di 8,1 miliardi di crediti deteriorati a favore di AMCO.

Anche questa mattina sono tornati a circolare altre indiscrezioni, riportate da Affari & Finanza de La Repubblica, secondo cui il Tesoro nelle scorse settimane ha sondato UniCredit, Banco Bpm e Bper per una potenziale fusione con la banca senese, riscontrando però freddezza.

Recentemente il presidente di Banco Bpm, Massimo Tononi, ha escluso una potenziale operazione di M&A. Anche il Ceo di UniCredit, Jean Pierre Mustier, ha ribadito che la banca non è interessata ad acquisizioni, mentre l’Ad di Bper, ha spiegato in un’intervista che l’istituto modenese al momento è concentrata sull’acquisto del ramo bancario nell’ambito dell’Opas lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi.

Il prossimo 6 agosto il cda dell’istituto senese si riunirà per approvare i conti del primo semestre 2020.