Il Ftse Italia Banche inizia la settimana con un rialzo dello 0,5% e ben al di sotto dell’omologo europeo (+2,3%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,5%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi e in attesa di un possibile vaccino.
Da ultimo è stato raggiunto l’accordo tra gli Stati europei sul Recovery Fund da 750 miliardi, di cui 209 miliardi spetteranno all’Italia.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se si sta manifestando una stabilizzazione) per i riflessi negativi sull’economia, che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.
In questo contesto, nonostante lo spread risalito in area 155 pb, il settore ha tentato un timido recupero. Il tutto in attesa delle trimestrali.
Su Ftse Mib bene Ubi (+1%), nel giorno dei conti e dopo che il cda e il consigliere delegato, Victor Massiah, hanno rimesso il mandato dopo il successo dell’Opas promossa da Intesa Sanpaolo (+0,1%), il cui cda si riunisce oggi per i conti.
Sul Mid Cap ancora realizzi su Mps (-5,7%), in attesa dei risultati e di novità sulla scissione di 8,1 miliardi di crediti deteriorati.
Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa al momento.