Retelit – Crescita organica e contributo Gruppo PA spingono i conti del 1H 2020

Il primo semestre 2020 di Retelit include i risultati di Gruppo PA, entrata nel perimetro di consolidamento dal primo gennaio 2020. Le risultanze al 30 giugno 2020 del Gruppo Retelit non sono pertanto comparabili con quelle al 30 giugno 2019 per la sopravvenuta variazione nell’area di consolidamento.

I ricavi e proventi operativi si attestano a 67,7 milioni, rispetto a 37,7 milioni del primo semestre 2019, con Gruppo PA che ha contributo per 29,1 milioni. A parità di perimetro di consolidamento con l’anno precedente, i ricavi e altri proventi sarebbero stati pari a 38,6 milioni, in crescita del 2%.

I ricavi dell’attività caratteristica toccano quota 66,8 milioni rispetto a 36,4 milioni del primo semestre 2019 e, secondo la nuova riclassificazione adottata in seguito all’acquisizione del Gruppo PA, sono così ripartiti: ricavi Enterprise & Government pari a 35,9 milioni (54%) e ricavi Wholesale pari a 30,9 milioni (46%).

Nel primo semestre l’attività commerciale ha generato nuovi ordini (TCV – Total Contract Value) per 46,0 milioni inclusivi di Gruppo PA rispetto a 49,4 milioni nel primo semestre 2019. I nuovi ordini sono per 29,5 milioni (64%) relativi al segmento Enterprise & Government e per 16,5 milioni relativi al segmento Wholesale (36%).

L’Ebitda si attesta a 20,5 milioni, rispetto a 14,6 milioni del periodo di confronto, mentre a parità di perimetro di consolidamento e al netto dei costi di M&A sarebbe stato pari a 16,5 milioni (+13%). Il margine risente di maggiori costi per consulenze esterne per attività di M&A relativi all’operazione Brennercom e costi di integrazione fra Retelit e Gruppo PA per circa 1,2 milioni.

L’Ebit cresce a 4,7 milioni rispetto ai 3,8 milioni del primo semestre 2019, dopo ammortamenti e accantonamenti per 15,7 milioni (10,8 milioni nel primo semestre 2019). Gli ammortamenti riflettono un incremento per circa 2 milioni relativo all’ammortamento delle “liste clienti” e degli “impianti e macchinari” contabilizzati in fase di business combination con Gruppo PA (c.d Purchase Price Allocation).

L’utile netto risente di maggiori ammortamenti, oneri finanziari (2 milioni rispetto ai 0,4 del primo semestre 2019) e imposte, attestandosi a 2,2 milioni rispetto a 3,3 milioni del periodo di confronto. Senza considerare l’ammortamento legato alla Purchase Price Allocation, al netto del relativo effetto fiscale, l’utile netto del semestre sarebbe stato pari a 3,7 milioni, in crescita del 13% circa su base annua.

La posizione finanziaria netta è negativa per 72,4 milioni rispetto ad liquidità netta di 3,3 milioni al 31 dicembre 2019. La variazione è principalmente ascrivibile al contratto di finanziamento, sottoscritto per un importo complessivo massimo pari a 156,2 milioni ed erogato per 87 milioni, tra Retelit Digital Services ed un pool di banche, volto a sostenere l’acquisizione di Gruppo PA e di Brennercom e al rifinanziamento dell’indebitamento esistente.

Il Gruppo conferma le guidance 2020 a livello patrimoniale, economico e reddituale, che prevede un fatturato atteso tra i 165 e 175 milioni, un Ebitda tra i 51 e 56 milioni, investimenti nel range tra 28 e 33 milioni e un Unlevered Free Cash Flow tra 17 e 22 milioni.