Atlantia – 1H 2020, il Covid19 e gli accantonamenti pesano sui risultati

I risultati del primo semestre 2020 di Atlantia risentono dell’impatto della pandemia causata dal Covid19 sulle concessionarie del Gruppo e recepiscono ulteriori accantonamenti per circa 700 milioni in relazione al completo accantonamento degli impegni assunti da Autostrade per l’Italia, aumentati a 3.400 milioni, nell’ultima proposta transattiva formulata al Governo.

Il traffico sulla rete autostradale fa segnare un -37,7% in Italia, -39,1% in Spagna, -33,3% in Francia, -32,5% in Cile e -14,1% in Brasile, mentre il traffico passeggeri negli scali gestiti dal Gruppo registra un -69,0% per Aeroporti di Roma e un -67,9% per Aéroports de la Côte d’Azur.

I ricavi operativi risultano pari a 3.714 milioni, in diminuzione di 1.890 milioni o del 34% (-30% su base omogenea).

L’Ebitda è pari a 1.300 milioni, in calo di 2.252 milioni o del 63% (-55% su base omogenea).

La perdita del periodo di pertinenza del Gruppo pari a 772 milioni, rispetto all’utile rilevato nel primo semestre del 2019 pari a 594 milioni.

Il Cash flow Operativo (“FFO”) si attesta a 1.112 milioni, in diminuzione di 1.405 milioni o del 56% (-49% su base omogenea). Gli Investimenti operativi sono complessivamente pari a 633 milioni, in diminuzione di 182 milioni.

L’Indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 ammonta a 39.166 milioni, in aumento di 2.444 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 essenzialmente per gli effetti connessi all’acquisizione e al consolidamento di RCO (complessivamente 3.126 milioni).

Infine, il Cda ha esaminato ulteriori ipotesi di separazione tra Atlantia e Autostrade per l’Italia nell’irrinunciabile esigenza di tutela di tutti gli stakeholders: è previsto Consiglio di Amministrazione straordinario della società per il prossimo 3 settembre per esaminare il progetto di scissione.

(segue approfondimento)