Proseguono gli acquisti su Intesa Sanpaolo in scia ai risultati. Intorno alle 10:10 il titolo sale del 2,8% a 1,84 euro, dopo il +5% messo a segno ieri. L’indice di settore registra un progresso dell’1,7 per cento.
L’istituto, fresco del successo dell’offerta pubblica di scambio su Ubi, è riuscito a mettere a segno nel secondo trimestre 2020 un utile netto di 1.216 milioni (+16,4% a/a), proprio nel periodo in cui la pandemia ha raggiunto l’apice in Italia e l’attività economica ha subito il brusco freno dovuto al lockdown.
Il risultato sconta anche alcune voci non ordinarie quali gli effetti dell’accordo strategico con Nexi per la cessione del ramo di acquiring che ha comportato una plusvalenza di 1,1 miliardi, che ha più che compensato l’incremento delle rettifiche su crediti per 880 milioni dovuto ad accantonamenti per futuri impatti legati al Covid-19.
Altro elemento che è stato apprezzato dal mercato è la decisione di chiedere, nel 2021, la distribuzione come dividendo della quota utili relativa al 2019 attualmente accantonata come riserva in ottemperanza alle direttive della BCE e di Bankitalia sul pagamento delle cedole. Il gruppo ha confermato la propria politica di dividendi.
Il nuovo piano di impresa, comprensivo anche dell’acquisizione di Ubi, sarà reso noto entro la fine del 2021, appena lo scenario macroeconomico sarà diventato più chiaro.