Mercati – In rialzo su segnali di ripresa economica e dialogo Usa-Cina, finale Ftse Mib +0,6%

Le borse europee chiudono positive e Wall Street procede sopra la parità, in un clima sostenuto dalla notizia di un prossimo vertice fra Usa e Cina.

A Milano il Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,6% a 19.700 punti, ben intonato come il Ftse 100 di Londra (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).

Oltreoceano avanzano Dow Jones (+1,2%), S&P500 (+0,6%) e Nasdaq (+0,3%), nonostante il dato deludente sui nuovi occupati nel settore privato. La stima Adp di luglio, infatti, ha evidenziato soltanto 167 mila nuovi posti di lavoro, inferiori al consensus (1,2 milioni) e ai 4,3 milioni del mese precedente.

In precedenza, sono giunti segnali di ripresa dagli indici Pmi europei, con l’indicatore composito dell’eurozona che ha riportato il valore massimo da due anni (54,9 punti) e gli ordini tornati a crescere per la prima volta negli ultimi 5 mesi. Sopra le attese anche i Pmi Usa e l’ISM servizi, sui massimi da febbraio 2019. Il tutto in attesa del job report di venerdì.

La notizia chiave del giorno è quella relativa ad un prossimo incontro fra i rappresentanti di Washington e Pechino, occasione per valutare il rispetto reciproco dell’accordo firmato a inizio 2020 e riallacciare i rapporti dopo i contrasti degli ultimi mesi. Inoltre, i mercati guardano ai nuovi stimoli fiscali in arrivo negli Usa, dopo che il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha dichiarato che l’obiettivo è siglare un’intesa entro la fine di questa settimana.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a quota 1,19 e il cambio tra biglietto verde e yen si deprezza a 105,5.

Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+3,3%) a 45,9 dollari e il Wti (+3,5%) a 43,2 dollari, dopo il calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration. Intanto l’oro si spinge su nuovi massimi a 2.041 dollari l’oncia, complice la prospettiva di nuovi stimoli.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a 148 punti base e il rendimento del decennale italiano allo 0,97%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap gli acquisti premiano Saipem (+6%) e Bper (+5,8%), tornata nel Ftse Mib dopo l’esclusione di Ubi a seguito dell’Opas di Intesa (+2,3%).

Bene Telecom Italia (+4%) dopo i conti del semestre e l’accelerazione sulla rete unica. Arretrano invece Diasorin (-1,9%), Stm (-1,2%) e le utilities Italgas (-1,2%) e Terna (-1,2%).