Mercati – Lievi rialzi per gli eurolistini dopo avvio Wall Street

Le borse europee si mantengono sopra la parità e Wall Street apre positiva, in un clima sostenuto dalla prospettiva di un vertice fra Usa e Cina dopo le recenti tensioni.

A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,5% in area 19.700 punti, ben intonato come il Ftse 100 di Londra (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).

Partenza in rialzo anche per Dow Jones (+09%), S&P500 (+0,5%) e Nasdaq (+0,1%), nonostante il dato deludente sui nuovi occupati nel settore privato. La stima Adp di luglio, infatti, ha evidenziato soltanto 167 mila nuovi posti di lavoro, inferiori agli 1,2 milioni previsti dal consensus e ai 4,3 milioni del mese precedente (rivisti da 2,4 milioni). Il tutto in attesa del job report di venerdì.

In precedenza, sono giunti segnali di ripresa dagli indici Pmi europei, con l’indicatore composito dell’eurozona che ha riportato il valore massimo da due anni (54,9 punti) e gli ordini tornati a crescere per la prima volta negli ultimi 5 mesi.

La notizia chiave del giorno è quella relativa ad un prossimo incontro fra i rappresentanti di Washington e Pechino, occasione per valutare il rispetto reciproco dell’accordo firmato a inizio 2020 e riallacciare i rapporti dopo i contrasti degli ultimi mesi. Inoltre, i mercati guardano ai nuovi stimoli fiscali in arrivo negli Usa, dopo che il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha dichiarato che l’obiettivo è siglare un’intesa entro la fine di questa settimana.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,188 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si deprezza a 105,5.

Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+3,5%) a 46,0 dollari e il Wti (+3,8%) a 43,25 dollari, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi. Intanto l’oro si spinge su nuovi massimi a 2.041 dollari l’oncia, complice la prospettiva di nuovi stimoli.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a 149 punti base e il rendimento del decennale italiano allo 0,98%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap spicca Telecom Italia (+5,2%) dopo i conti del semestre e l’accelerazione sulla rete unica. Acquisti anche su Saipem (+4,1%) e Buzzi (+3,8%) mentre arretrano Diasorin (-2,7%) e Stm (-1,9%). Bene Bper (+3,9%), tornata nel Ftse Mib dopo l’esclusione di Ubi a seguito dell’Opas di Intesa (+2,8%). Riduce la perdita ma resta negativa Atlantia (-1,2%) dopo i risultati al 30 giugno e le difficoltà nelle trattative per l’ingresso di Cdp in Aspi.