Mercati – Piazza Affari in rialzo con il Vecchio Continente, ancora acquisti su Tim (+4,4%)

Mattinata positiva per le borse europee, sostenute dalle indicazioni positive sull’economia della zona euro oltre che dalla notizia di un prossimo incontro fra Usa e Cina per assestare l’accordo commerciale firmato a inizio 2020, anche alla luce delle ultime tensioni.

A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,7% in area 19.750 punti, ben intonato come l’Ibex 35 di Madrid (+1,4%), il Ftse 100 di Londra (+1,1%), il Dax di Francoforte (+1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,9%).

In rialzo di circa mezzo punto percentuale anche i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, in attesa di un accordo fra Democratici e Repubblicani sul nuovo pacchetto di stimoli fiscali. Secondo il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin l’obiettivo è siglare un’intesa entro la fine di questa settimana.

Intanto giungono segnali di ripresa dall’agenda macroeconomica, con l’indice Pmi composito dell’eurozona che riporta il valore massimo da due anni (54,9 punti) e gli ordini che tornano a crescere per la prima volta negli ultimi 5 mesi.

Nel pomeriggio, negli Usa, l’attenzione sarà rivolta soprattutto ai numeri Adp di luglio sull’occupazione americana in vista del Job Report ufficiale in programma venerdì.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,186 mentre il cambio tra biglietto verde e yen staziona in area 105,7.

Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+2,3%) a 45,4 dollari e il Wti (+2,5%) a 42,7 dollari, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi. Intanto l’oro si spinge su nuovi massimi a 2.039 dollari l’oncia, complice la prospettiva di nuovi stimoli

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si riduce a 148 punti base e il rendimento del decennale italiano scende allo 0,95%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap spicca Telecom Italia (+4,4%) dopo i conti del semestre, mentre è stata rinviata al 31 agosto la decisione sull’offerta di KKR per la rete secondaria. Acquisti anche su Buzzi (+3,6%) e Intesa (+3,4%) mentre arretra Atlantia (-3%) dopo i risultati al 30 giugno e la notizia delle difficoltà nelle trattative per l’ingresso di Cdp in Aspi.