Crédit Agricole ha archiviato il secondo trimestre 2020 con un utile netto consolidato pari a 1,48 miliardi (-18,2% rispetto al periodo di confronto).
L’andamento ha risentito degli extra accantonamenti effettuati per fronteggiare le potenziali perdite su crediti generate dalla pandemia da Covid-19, con il costo del rischio passato da 598 milioni a 1,21 miliardi.
I ricavi sono scesi a 8,10 miliardi (-4,6% rispetto al secondo trimestre 2019). Tuttavia, se escludono alcune componenti one-off negative per 441 milioni, il valore è in linea con il periodo di confronto e pari a 8,54 miliardi), per effetto dell’aumento del giro d’affari del Large Customers, dell’Asset Gathering e delle Regional Banks, che hanno più che compensato il calo della Specialised Financial Services, del Retail Banking e dell’International Retail Banking.