Il cda di IGD ha esaminato e approvato le relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020. Nel primo semestre dell’anno i ricavi lordi da attività locativa, pari a 74,6 milioni, hanno registrato un decremento del -3,5% su base annua, impattati solo parzialmente dalla situazione contingente.
Sono in corso le trattative con gli operatori per definire la gestione del periodo di lockdown e di ritorno alla piena operatività, in un’ottica di sostenibilità reciproca e di buona fede; in generale non sono previste modifiche ai contratti in essere ma dilazioni e riduzioni temporanee il cui effetto sarà interamente imputato all’esercizio in corso.
In Italia ad oggi risultano concluse il 70% delle trattative totali, in Romania il 98%. In attesa di ottenere un quadro complessivo degli accordi e di verificare gli andamenti operativi, nella situazione semestrale consolidata, la Società ha deciso di riflettere parte degli effetti stimati di tali accordi tramite l’appostamento di un fondo specifico pari a 8,5 milioni corrispondente a circa una mensilità di ricavi. I ricavi complessivi, deducendo questo accantonamento, sarebbero in calo del -14,5%.
Da segnalare che circa il 93% del fatturato Italia del primo trimestre è già stato incassato. Nel complesso l’incassato del primo semestre, al netto delle dilazioni, per iper e gallerie, si è attestato all’87%.
Il Net rental income è pari a 56,3 milioni, in calo del -17,9%, soprattutto per l’incremento degli accantonamenti one-off del periodo e di spese condominiali.
L’Ebitda della gestione caratteristica è pari a 51,4 milioni (-18,3%) con un margine pari al 66,1%, mentre la marginalità dell’Ebitda caratteristico Freehold (relativo al perimetro immobiliare di proprietà) raggiunge il 66,7%.
L’utile netto segna un calo del 38,8% a 7,1 milioni. L’Utile netto ricorrente (FFO) è invece pari a 32,9 milioni, in riduzione (-21,4%) rispetto al 30 giugno 2019, includendo la stima di impatto one-off da Covid-19 sul primo semestre.
Il patrimonio immobiliare del Gruppo IGD ha raggiunto un valore di mercato pari a 2.322,62 milioni, in decremento del -2,47% rispetto a dicembre 2019.
Il Net Initial Yield, calcolato secondo i criteri definiti da EPRA, è pari al 5,4% per il portafoglio Italia (5,5% il topped up) e pari al 6,0% per il portafoglio Romania (6,2% topped up).
L’EPRA NAV e EPRA NRV sono pari a 1.193,3 milioni, ovvero 10,81 euro per azione. Il dato è in decremento del -5,1% rispetto al 31 dicembre 2019.
In considerazione dei risultati conseguiti al 30 giugno 2020, dell’evoluzione della situazione e tenuto conto degli effetti da Covid-19 stimati per l’anno in corso, la nuova guidance FFO 2020 è pari a circa 0,54 – 0,57 euro per azione, che rappresenta una riduzione pari a circa -28%/-25% rispetto al FFO 2019.