Mercati Asiatici – Cina e Giappone ritracciano nonostante il rally a Wall Street

Seduta debole per i mercati asiatici con Cina e Giappone che ritracciano dopo i recenti rialzi nonostante l’ennesima seduta positiva di Wall Street.

Gli indici americani infatti continuano la corsa aggrappandosi ad ogni spunto positivo mentre gli operatori attendono i risultati delle negoziazioni tra i funzionari del Congresso e della Casa Bianca per il nuovo pacchetto di stimoli.

In Asia, in una giornata povera di notizie e dati macro, l’attenzione è rivolta ai nuovi casi do coronavirus con Hong Kong che ha tracciato un focolaio di 85 infetti e il Giappone preoccupato dalla crescita giornaliera a 3 cifre.

Nel resto del mondo, nonostante un timido rallentamento della curva, i casi totali stanno raggiungendo i 19 milioni con oltre 700.000 decessi.

L’incertezza sulle piazze asiatiche non frena le quotazioni del greggio con il Brent a +0,73% a 45,5 dollari e il Wti a -0,07% a 42,16 dollari al barile.

Continua inarrestabile invece la corsa dei metalli prezioni con l’oro a +0,48% a 2049 dollari l’oncia e l’argento a +2,76% a 27,63 dollari.

Sul forex l’euro/dollaro è stabile a 1,19 e il dollaro/yen a 105,46. Poco mosso anche il cambio tra il biglietto verde e lo yuan cinese a 6,94.

Tornando alle piazze asiatiche in Cina Shanghai perde lo 0,4% e Shenzen l’1%. Sottotono anche Hong Kong a -1,4%.

In rosso la piazza Giapponese con il Nikkei a -0,4% e il Topix a -0,3%.

Il tutto dopo l’ennesimo rialzo a Wall Street con il Dow Jones a +1,39%, l’S&P500 a +0,64% e il Nasdaq a +0,52%.