Obbligazioni – Rendimenti benchmark di nuovo in flessione

Mattinata all’insegna della lettera per gli eurolistini, con il Ftse Mib di Milano che cede l’1,1%, mentre i futures di Wall Street scambiano poco distanti dalla parità in attesa dei dati sull’occupazione di luglio.

Un job report statunitense anticipato tuttavia dalla debole stima Adp, che ha evidenziato un incremento dei nuovi occupati nel settore privato ben al di sotto delle stime, nonostante la revisione al rialzo della rilevazione del mese precedente.

Operatori in attesa anche di un accordo fra Democratici e Repubblicani sul nuovo pacchetto di stimoli fiscali per fronteggiare la crisi generata dalla pandemia.

Il tutto senza però potere accantonare le tensioni tra Usa e Cina, nonostante la notizia di un prossimo incontro fra le due superpotenze. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha intimato alle aziende a stelle e strisce di rimuovere le applicazioni cinesi dai loro app store, in un tentativo di contrastare ulteriormente Pechino.

Tornando in Europa, dall’agenda macroeconomica sono emersi numeri sopra le attese sugli ordini di fabbrica tedeschi (+27,9%) e sulla produzione industriale italiana (+8,2%) di giugno.

Sull’obbligazionario, dopo la calma di ieri, rendimenti in flessione per i benchmack europei, con il Btp 2030 che rende l’1% (-3 bp) separato da uno spread verso Bund stretto a 153 punti base (-2 bp).

Al di là dell’Atlantico, in calo anche il rendimento del T-Bond allo 0,52% (-3 bp), mentre sul forex il cambio euro/dollaro ridiscende in area 1,184.