Pirelli ha comunicato ieri a mercati chiusi i risultati del primo semestre 2020, fortemente impattato dall’emergenza Covid-19 e dalle conseguenti misure di lockdown che hanno causato la sospensione della produzione in alcuni Paesi.
I ricavi sono diminuiti del 31,6% (-28,5% la variazione organica) a 1,816 miliardi, con il segmento High Value che ha segnato un -28,1% a 1.286 milioni. L’andamento dei volumi complessivi (-29,5%) riflette il calo della domanda che ha interessato in particolar modo il segmento Standard (-35,4%) e in modo minore, il segmento High Value (-24,7%).
Negativo l’impatto dei cambi per il 3,1% dovuto alla forte volatilità delle valute dei mercati emergenti, mentre migliore il price/mix (+1%) grazie all’andamento positivo del secondo trimestre (+3,3%).
Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda Adjusted è sceso del 58% a 268 milioni con un’incidenza sul fatturato al 14,7% (-930 punti base), includendo costi indiretti legati all’emergenza Covid–19 per complessivi 83,6 milioni, di cui 70,6 milioni relativi a slowdown legati alla temporanea chiusura di alcuni stabilimenti produttivi
L’Ebit Adjusted è diminuito dell’85% a 67 milioni con un margine pari al 3,7% (16,6% nel 1H19), complice soprattutto il dato negativo del secondo trimestre (-74 milioni) dovuto al deciso calo della domanda e al forte impatto dello slowdown.
Il semestre si è chiuso con un risultato netto negativo per 102 milioni, rispetto all’utile netto di 307 milioni del pari periodo 2019. Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 4,265 miliardi rispetto ai 3,5 miliardi al 31 dicembre 2019.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Pirelli ha nuovamente rivisto al ribasso la guidance 2020, dopo aver già abbassato i target a inizio aprile in considerazione del mutato scenario a causa della crisi sanitaria.
Per l’intero esercizio, il gruppo stima ricavi compresi tra 4,15 e 4,25 miliardi (4,3-4,4 miliardi la precedente indicazione) con volumi complessivi in calo del 18-20%.
L’Ebit margin adjusted è atteso tra il 12% e il 13% (14-15% la precedente indicazione), mentre gli investimenti previsti sono confermati pari a 130 milioni e l’indebitamento finanziario netto confermato a 3,3 miliardi con una generazione di cassa netta di circa 190-220 milioni (230-260 milioni la precedente indicazione) assumendo la mancata distribuzione di dividendi.
Infine, Pirelli aggiornerà i target del piano industriale 2020-2022 entro il primo trimestre 2021, e non nel quarto trimestre 2020 come in precedenza anticipato.