Sabaf ha chiuso il secondo trimestre 2020 con ricavi in calo del 7,7% a 37,2 milioni (-22% a parità di area).La maggiore flessione è stata registrata in aprile e maggio (circa il 30% a parità di perimetro), mentre da giugno si sono registrati segnali di graduale ripresa.
L’EBITDA del secondo trimestre è stato di 5,6 milioni, pari al 16,3% del fatturato (-10,9% rispetto ai 6,3 milioni del secondo trimestre 2019, quando aveva rappresentato il 16,9% del fatturato) e l’EBIT è stato di 1,5 milioni, pari al 4,2% del fatturato (-50% rispetto ai 2,9 milioni del secondo trimestre 2019, quando aveva rappresentato il 7,8% del fatturato).
L’utile netto del periodo è stato pari a 0,9 milioni, rispetto agli 1,4 milioni del secondo trimestre 2019. Al 30 giugno 2020, l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 60,6 milioni.
I ricavi del mese di luglio e il portafoglio ordini di agosto e settembre evidenziano una forte ripresa dell’attività e indicano un recupero più veloce delle attese e il ritorno a buoni tassi di crescita organica. Nel corso del terzo trimestre il Gruppo Sabaf ritiene di potere raggiungere vendite comprese tra 43 milioni e 46 milioni (40,7 milioni nel terzo trimestre 2019).
Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente per la convocazione di una nuova assemblea per il giorno 29 settembre 2020, alla quale sottoporre la proposta di distribuzione di un dividendo straordinario di euro 0,35 per ogni azione.