Il gruppo ha archiviato i primi sei mesi del 2020 con ricavi in crescita del 4,5% a 78 milioni grazie soprattutto alla variazione di perimetro (-12,5% a livello organico). L’Ebitda ha segnato un +3% a 13,3 milioni, mentre l’utile netto è diminuito del 31% a 2,4 milioni. Atteso terzo trimestre in forte ripresa e ricavi per l’intero esercizio in crescita mid single digit. Proposto dividendo straordinario.
Sabaf ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi in crescita del 4,5% a 78,2 milioni (-12,5% a parità di perimetro). Le aree geografiche in cui le vendite sono state maggiormente impattate dall’emergenza sanitaria sono state l’Italia e l’Europa Occidentale, mentre il calo in Europa Orientale e in Turchia è invece stato più moderato.
In Sud America il Gruppo è riuscito a mantenere ricavi di vendita in linea con lo stesso periodo del 2019, mentre le vendite in Nord America – in flessione a parità di perimetro – evidenziano un incremento del 30% a seguito del consolidamento di C.M.I. In Medio Oriente e Africa le vendite del primo semestre, solo marginalmente condizionate dalla pandemia, hanno registrato un tasso di crescita di oltre il 70%.
In termini di prodotti, è da segnalare il rilevante incremento delle vendite di componenti elettronici (superiore del 20% al primo semestre 2019) che hanno beneficiato anche delle sinergie create a seguito dell’integrazione di Okida nel Gruppo Sabaf. In diminuzione le vendite di componenti gas e cerniere, che hanno rispecchiato l’andamento generale della domanda.
Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda è aumentato del 3% a 13,3 milioni con un’incidenza sul fatturato sostanzialmente stabile al 17% (-20 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un -23% a 4,8 milioni con un ros in calo al 6,2% (-220 punti base) dopo maggiori ammortamenti.
Il periodo si è chiuso con una diminuzione dell’utile netto del 31% a 2,4 milioni, appesantito dall’incremento del tax rate.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 60,6 milioni dai 55,1 milioni al 31 dicembre 2019, dopo investimenti per 8,3 milioni e l’incremento del capitale circolante.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, i ricavi del mese di luglio e il portafoglio ordini di agosto e settembre evidenziano una forte ripresa dell’attività e indicano un recupero più veloce delle attese e il ritorno a buoni tassi di crescita organica. Nel corso del terzo trimestre Sabaf ritiene di potere raggiungere vendite comprese tra 43 milioni e 46 milioni (41 milioni nel terzo trimestre 2019).
Su un orizzonte più lungo permangono le incertezze legate soprattutto all’evoluzione della situazione sanitaria globale. Allo stato attuale, il Gruppo si attende di potere chiudere il 2020 con ricavi di vendita in un range tra 162 e 167 milioni (superiori del 4-7% rispetto ai 155,9 milioni del 2019) e un Ebitda margin in miglioramento rispetto al primo semestre.
Infine, alla luce dei dati rassicuranti del primo semestre rispetto alla struttura economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo, il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente per la convocazione di una nuova assemblea per il giorno 29 settembre 2020, alla quale sottoporre la proposta di distribuzione di un dividendo straordinario di euro 0,35 per ogni azione.