Gefran – Utile netto in calo del 72% nel 1H20

Gefran ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi in calo del 13% a 63,7 milioni. La diffusione del Coronavirus ha portato la chiusura della controllata cinese a febbraio, seguita nel mese di marzo dagli stabilimenti italiani del Gruppo.

Nel mese di aprile, inoltre, anche altri Paesi sono stati coinvolti dal lockdown (India e Brasile ad esempio), limitando la possibilità di viaggiare e di conseguenza condizionando le attività abitualmente svolte dalla rete commerciale.

A livello di aree geografiche, l’Italia ha segnato un -14,4%, l’Unione europea un -16,4%, il nord America un -20,8% e il Latam un -28,6%. In controtendenza, l’aumento dei ricavi rilevati nell’area Europa non UE, grazie buone performance registrate dal business azionamenti.

L’Ebitda è diminuito del 32% a 7,3 milioni con una marginalità scesa all’11,7% (-320 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un -38% a 3,3 milioni con un’incidenza sul fatturato al 5,3% (-220 punti base).

Il periodo si è chiuso con un calo dell’utile netto del 72% a 1,14 milioni.

L’indebitamento finanziario netto risulta pari a 13,6 milioni, rispetto ai 13,3 milioni a fine anno 2019. La variazione è originata essenzialmente dai flussi di cassa positivi generati dalla gestione tipica (2,951 milioni) e dall’incasso legato al rimborso di una parte della quota del capitale della partecipata Ensun (1 milione), assorbiti da esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nel primo semestre 2020 ed il pagamento di interessi, imposte e canoni di noleggio (complessivi 4,168 milioni).

Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore delegato di Gefran, Marcello Perini, “i tempi per arrivare ad una piena ripresa dell’attività restino incerti, anche in considerazione del fatto che in alcuni paesi rilevanti per il nostro business la pandemia non è ancora sotto controllo”.

“Per questi motivi non mi aspetto nel secondo semestre di quest’anno di raggiungere i risultati dello stesso periodo 2019, confermando dunque per l’esercizio in corso, come già anticipato, ricavi e marginalità inferiori a quelli dell’anno precedente.”