Mercati – Prudenti su tensioni Usa-Cina e nuovi stimoli, Milano recupera e chiude a +0,2%

Le borse europee migliorano nel finale e chiudono perlopiù in lieve rialzo mentre Wall Street mantiene un andamento debole, in scia alle tensioni tra Usa e Cina e ai timori che non venga approvato un nuovo piano di aiuti dal Congresso.

A Milano il Ftse Mib termina in progresso dello 0,2% a 19.516 punti, poco mosso come il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%). Leggermente negativo l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%) mentre avanza il Dax di Francoforte (+0,7%).

Deboli oltreoceano il Dow Jones (-0,2%) e il Nasdaq (-0,2%), invariato lo S&P500, nonostante i dati positivi sul mercato del lavoro. A luglio sono stati creati 1,76 milioni di nuovi posti di lavoro contro 1,48 milioni attesi mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 10,2% a fronte del 10,6% previsto.

Tuttavia, gli operatori temono che i dati migliori delle stime possano rendere meno urgente l’approvazione di un nuovo pacchetto di stimoli, allontanando ulteriormente un accordo fra Democratici e Repubblicani che sembra già complicato.

A ciò si aggiunge lo scontro fra Washington e Pechino, inasprito dall’ordinanza di Trump nei confronti delle app cinesi TikTok e Wechat. Inoltre, il presidente sarebbe pronto a sanzionare il capo esecutivo di Hong Kong, Carrie Lam.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,179 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 105,85.

Tra le materie prime arretrano le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,4%) a 44,5 dollari e il Wti (-1,5%) a 41,3 dollari al barile. L’oro si allontana dai massimi storici, scendendo a 2.032 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si riduce a 143 punti base con il rendimento del decennale italiano stabile allo 0,93%.

Tornando a Piazza Affari, arretra ancora Pirelli (-3,5%) in scia ai conti e alla revisione della guidance. In calo anche Banco Bpm (-1,85%) mentre chiudono in vetta al Ftse Mib Nexi (+2,9%), Diasorin (+2,7%) e Unipol (+2,5%).