Servizi Italia – Perdita netta di 0,2 mln nel 1H20

Servizi Italia ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi in calo del 10,5% a 117,9 milioni (-7,7% a parità di cambi), in un contesto condizionato dalla diffusione del virus Covid-19 e dalla conseguente emergenza sanitaria.

Il business dei servizi di lavanolo che ha segnato un -7,5% a 90,1 milioni, i servizi di sterilizzazione biancheria un -20,3% a 8,4 milioni e la sterilizzazione di strumentario chirurgico un -18,3% a 19,5 milioni.

A livello operativo, la riduzione della marginalità è stata in parte limitata dalle ottime performance registrate in Brasile e Turchia, sebbene impattate negativamente dall’effetto cambi e dalle contestuali misure di contenimento dei costi operativi e di struttura attuate dal management.

L’Ebitda è passato da 34,1 milioni nei primi sei mesi del 2019 a 27,5 milioni con una marginalità al 23,3% (-260 punti base), mentre l’Ebit è sceso da 6,2 milioni a 0,2 milioni.

Il semestre si è chiuso con una perdita netta di 0,2 milioni, rispetto all’utile di 4,8 milioni del pari periodo 2019.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 135,9 milioni, rispetto ai 127,4 milioni al 31 dicembre 2019.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Roberto Olivi, Presidente del Comitato Esecutivo di Servizi Italia, ha dichiarato: “rimaniamo fiduciosi in una ripresa dei risultati del Gruppo a partire dai primi mesi 2021; questo anche in considerazione della conferma dell’aggiudicazione della gara di appalto relativa alle strutture sanitarie della Regione Veneto. Con un valore complessivo di oltre 90 milioni, su una durata di 5 anni, tale aggiudicazione – insieme ad ulteriori iniziative di efficientamento messe in atto e allo studio già per il 2020 – pone le basi per un’evoluzione positiva dei ricavi e dei margini del Gruppo nel medio-lungo termine”.