Mediobanca – La BCE verso il sì a richiesta Del Vecchio di salire oltre il 10%, il titolo rimbalza

Potrebbe arrivare a breve il via libera della BCE alla richiesta presentata da Leonardo Del Vecchio di salire oltre il 10% del capitale di Mediobanca e portarsi in prossimità del 20 per cento.

Secondo quanto riporta Il Sole 24Ore, l’ok della Vigilanza è atteso dopo metà agosto e comunque entro il 24 agosto, scadenza del termine tecnico di 60 giorni dalla richiesta presentata da Del Vecchio.

In scia alle indiscrezioni, intorno alle 10:00 a Piazza Affari il titolo sale del 5,6% a 7,21 euro, continuando il recupero avviato a partire dallo scorso 6 agosto dopo i cali delle sedute precedenti. L’indice di settore guadagna il 2,6 per cento.

Qualora ricevesse il semaforo verde dalla BCE, il fondatore di Luxottica potrebbe subito arrotondare la quota al 13-14% del capitale, superando anche il patto di consultazione (che raggruppa il 12,5% del capitale).

Del Vecchio avrebbe presentato l’istanza definendosi un investitore finanziario e, quindi, senza mire sulla governance. L’imprenditore, infatti, non avrebbe intenzione di presentare una propria lista in vista dell’assemblea del prossimo 28 ottobre chiamata a nominare il nuovo cda e finora, secondo il quotidiano, non avrebbe avuto contatti né con l’attuale board né con il patto di consultazione.

Sarà proprio il board uscente per la prima volta a presentare la lista di maggioranza, optando per la continuità con la conferma dell’attuale assetto di vertice (l’Ad Alberto Nagel, il presidente Renato Pagliaro e il Dg Saverio Vinci). Sul fronte della minoranza, Assogestioni dovrebbe confermare Angela Gamba e Alberto Lupoi.

Le liste dovrebbero essere depositata dopo il 15 settembre. Il cda dovrebbe restare a 15 membri, con una crescita degli indipendenti.

Resta da capire quale lista voterà Del Vecchio. Secondo quanto riporta la Repubblica, l’imprenditore potrebbe dare il proprio sostegno alla lista di Assogestioni.

L’assemblea di fine ottobre, inoltre, è chiamata a deliberare in sede straordinaria sulla modifica dell’articolo dello statuto secondo cui la scelta per nomina dell’Ad ricade sui dirigenti con un’anzianità di oltre tre anni all’interno di Mediobanca.