Leone Film Group – Il Covid-19 azzera la visibilità dopo un 2019 in calo

Leone Film Group ha chiuso il 2019 con un crollo dei ricavi (-43%) e dell’Ebit (-67%), scontando gli investimenti per realizzare quattro opere filmiche. Il lockdown imposto dal Covid-19 ha poi messo in stand-by le nuove produzioni e sospeso le uscite cinematografiche, spostando alcuni film sulle piattaforme streaming. Il contesto di mercato si conferma quindi difficile e “l’impatto del Coronavirus non è al momento quantificabile stante l’incertezza sulla riapertura delle sale cinematografiche e sul riavvio delle attività di produzione”.

Modello di Business

Il gruppo Leone Film Group (LFG) opera nel settore della produzione e co-produzione e nello sfruttamento compravendita e distribuzione di diritti su opere cinematografiche. È titolare inoltre di una library di oltre 500 titoli, in prevalenza film ed in minima parte serie televisive e documentari.

Lo sviluppo dell’attività avviene attraverso le Business Unit Produzione Cinematografica e Distribuzione. La prima di occupa della produzione di film e serie TV destinate sia al mercato italiano che a quello internazionale. La seconda si occupa dello sfruttamento dei diritti di distribuzione dei film acquisiti, unitamente a quelli già di proprietà e costituenti la Library, con la messa in commercio degli stessi attraverso i canali Theatrical, Home Video, Free-Tv, Pay Tv, Pay-per-View, VoD, SVoD e altri canali digitali.

L’archivio è in continua crescita grazie agli accordi in essere nella distribuzione (DreamWorks e Lionsgate) e ai solidi legami con i principali produttori negli Stati Uniti.

Mercato Cinematografico in Italia

Nell’attesa di verificare l’andamento del mercato cinematografico domestico, dopo la pausa determinata dalle misure di contenimento connesse al diffondersi del virus Covid-19, riportiamo l’andamento generale del mercato del cinema in Italia nel 2019.

Secondo i dati rilevati da Cinetel, di circa il 95% del mercato, gli incassi da box office sono saliti a 635,4 milioni (+14,35%) con un numero di presenze in sala aumentate del 13,55% e pari a 97,6 milioni, registrando il migliore risultato dell’ultimo triennio.

Per quanto riguarda le produzioni italiane (incluse le co-produzioni), l’incasso è salito a 134,8 milioni (+5,39% sul 2018), pari al 21,2% del totale box office, con un numero di presenze pari a 21 milioni (+5,56%) per una quota totale pari al 21,56% del numero totale dei biglietti venduti.

Conto Economico

Nel 2019 il sensibile calo dei ricavi consolidati a 70,2 milioni (-42,5%) è ascrivibile al minor numero di produzioni esecutive internazionali, attività che presenta comunque una bassa marginalità. Il fatturato consolidato ha comunque superato quanto previsto nel piano strategico 2019 – 2021 (65,3 milioni) per effetto del miglior risultato ottenuto da entrambe le business unit.

Nel dettaglio, LFG ha conseguito ricavi pari a 36,4 milioni (33,2 milioni nel 2018) mentre la controllata Lotus 34,2 milioni (88,9 milioni nel 2018).

La diminuzione meno che proporzionale dell’Ebitda a 29 milioni (-4,8%), con una marginalità salita al 41,3% (25% nel 2018), è ascrivibile al calo dei ricavi per produzioni internazionali a bassa marginalità ed è sostanzialmente in linea con i 29,5 milioni previsti dal piano strategico.

L’Ebit si fissa a 2,2 milioni, in calo del 67,2% rispetto al 2018 e del 49% rispetto al piano, per effetto dei maggiori ammortamenti e svalutazioni, aumentati a 26,8 milioni (+12,6%).

Il periodo chiude con un utile netto in sensibile calo a 1 milione (6,8 milioni nel 2018) e inferiore ai 4,3 milioni contenuti nel piano, spesati maggiori oneri finanziari netti a 1,4 milioni (0,1 milioni nel 2018) e imposte positive per 0,2 milioni (positive per 0,3 a fine 2018).

Breakdown Ricavi

I ricavi relativi all’attività di produzione segnano una netta contrazione a 34,2 milioni (-62%), comunque superiori ai 31,4 milioni previsti nel piano grazie ai migliori risultati ottenuti dai film prodotti e distribuiti. Nel 2019 la controllata Lotus Production ha realizzato 4 produzioni cinematografiche e distribuito 2 contenuti prodotti: “Vivere” e “Appena un minuto”.

L’attività di distribuzione ha conseguito ricavi aumentati dell’8,6% a 36 milioni, superiori a quanto previsto nel piano (33,9 milioni), per il buon risultato generato dalle uscite cinematografiche del secondo semestre 2019.

I 16 nuovi film stranieri acquisiti e distribuiti nelle sale hanno generato complessivamente 36,6 milioni al box office, rispetto ai 35,9 milioni del 2018, e 5,8 milioni di presenze; tra i principali si citano “Green Box”, “After”, “Mia and White Lion” “knives Out” e “John Wick 3”.

Stato Patrimoniale

A fine 2019 l’indebitamento finanziario netto aumenta a 65,3 milioni (49,4 milioni a fine 2018) principalmente per  la rilevante attività di produzione dell’anno e ai conseguenti crediti fiscali. L’importo include anche 18 milioni anticipati per film o progetti che manifesteranno i propri risultati nei prossimi esercizi, nonché 5,4 milioni di tax credit per produzione cinematografica.

La differenza rispetto a quanto previsto nel piano strategico (57,6 milioni) è essenzialmente connessa all’assorbimento di cassa legato alle produzioni cinematografiche.

Ratio

I principali ratio di bilancio 2019 mostrano un peggioramento dopo il sostanziale equilibrio del 2017 e 2018. In aumento infatti sia la capacità di ripagamento del debito a 2,3x, sia il rapporto di indebitamento a 1,51x, rispettivamente pari a 1,6x e 1,13x nel 2018.

La contrazione dell’indicatore di redditività dell’azionista nel 2019 al 2,4% è ascrivibile alla sensibile contrazione del risultato netto del periodo.

Outlook

Il lockdown conseguente al diffondersi del Coronavirus ha comportato l’interruzione delle produzioni cinematografiche e la sospensione delle attività dei cinematografi. La chiusura delle sale ha imposto una sospensione delle uscite cinematografiche.

Come affermato dall’organo amministrativo, “LFG ha gestito la situazione con l’uscita cinematografica di alcuni film direttamente su una delle piattaforme internet leader nel Mondo (Amazon Prime Video), rafforzando ulteriormente una collaborazione già in corso. Stante l’assenza di indicazioni sulle date di riapertura delle sale cinematografiche e sul riavvio delle attività di produzione ad oggi non è possibile indicare l’impatto dell’emergenza Coronavirus”.

La società, chiosa il Cda, “continua il suo percorso di crescita volto a produrre ed acquisire contenuti di sempre maggiore qualità sia artistica che commerciale. Il gruppo Leone è al fianco degli esercenti delle sale cinematografiche e ne auspica il pronto ritorno”.

Si segnala infine che è in fase di predisposizione il nuovo piano strategico che verrà presentato alla comunità finanziaria una volta approvato.

Borsa

La negativa performance dei fondamentali si è riverberata sulle quotazioni. Dopo il prezzo massimo segnato nei primi giorni di febbraio a 4,4 euro, i corsi azionari hanno evidenziato una costante discesa, complice anche lo shock delle Borse causato dell’emergenza Coronavirus.

Il titolo, che oggi viaggia in area 2,80 euro, da inizio 2020 ha perso il 36,4%, rispetto al -15,1% del Ftse Aim Italia. Nelle ultime 52 settimane le azioni hanno lasciato sul terreno il 45%, toccando un massimo di 5,15 euro nel periodo 21-28 agosto 2019 e un minimo di 2,70 euro il 26 maggio 2020, a fronte del 15% perso dal Ftse Italia Aim nello stesso periodo.

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