Mercati – Apertura debole, ancora in calo l’oro

Apertura incerta per le borse europee, in un contesto penalizzato dai dubbi sulle tempistiche del nuovo pacchetto di aiuti all’economia Usa e nonostante le speranze di una corsa ai vaccini in Russia.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,2% in area 20.160 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-0,6%) e il Cac 40 di Parigi (-0,3%), mentre resistono poco sopra la parità il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%).

Gli investitori temono che lo stallo a Washington nelle trattative sulle nuove misure a sostegno all’economia possa ritardare l’approvazione degli aiuti, frenando la ripresa degli Stati Uniti dopo la crisi causata dalla pandemia di Covid 19.

Ieri, invece, Mosca ha riacceso le speranze sulla corsa a un vaccino contro il coronavirus, pur sollevando qualche dubbio. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che la Russia è diventata il primo paese a concedere l’approvazione normativa a un vaccino Covid-19 dopo meno di due mesi di test sull’uomo.

Intanto sul Forex il biglietto verde recupera leggermente terreno nei confronti delle altre valute, in attesa oggi dei dati sulla produzione industriale dell’Eurozona a giugno e sui prezzi al consumo Usa a luglio. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,173, mentre il dollaro/yen sale a 106,8.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,1%) a 45 dollari e il Wti (+1,1%) a 42 dollari, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Ancora in discesa l’oro in area 1.915 dollari l’oncia, dopo aver registrato ieri il peggior calo giornaliere in sette anni colpito dai realizzi in seguito al recente rally su nuovi record storici.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 140 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,94%, con il Tesoro che stamane offre 7 miliardi nel Bot annuale mentre domani sarà la volta dell’asta a medio-lungo.

Tornando a Piazza Affari, bene Unicredit (+1,3%) Banco Bpm (+1%), Telecom Italia (+1%), Intesa Sanpaolo (+0,8%) ed Eni (+0,9%), mentre arretrano Amplifon (-1,2%), Stm (-1,2%) e Recordati (-1,1%).