Mercati – Gli eurolistini si rafforzano nel finale, con Milano a +1,1%

Seduta che si conferma all’insegna del denaro per le piazze europee, nonostante le incertezze sulle tempistiche del nuovo pacchetto di stimoli all’economia americana.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 1,1% in area 20.437 punti. Salgono anche il Ftse 100 di Londra (+2,2%), il Cac 40 di Parigi e il Dax di Francoforte (+0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%).

Positiva anche Wall Street dopo i ribassi registrati ieri, con gli operatori che attendono novità sulle tempistiche del nuovo pacchetto di aiuti all’economia Usa. Il Nasdaq guadagna il 2%, il Dow Jones l’1,3% e lo S&P 500 lo 0,9%.

Permangono tuttavia i timori per il fatto che lo stallo a Washington sul negoziato relativo al nuovo pacchetto di aiuti per sostenere l’economia possa ritardare l’approvazione dei provvedimenti, frenando la ripresa degli Stati Uniti dopo gli impatti negativa causati dalla pandemia di Covid-19.

Il Segretario al Tesoro americano si è detto favorevole a un taglio delle tasse sui capital gain, una delle misure che l’amministrazione Trump avrebbe allo studio. Mnuchin ha anche messo in luce che si sta proseguendo verso la strada del differimento dell’imposta sui salari.

Ieri, invece, Mosca ha riacceso le speranze sulla corsa a un vaccino contro il Coronavirus. Il presidente Putin ha detto che la Russia è diventata il primo Paese a concedere l’approvazione normativa a un vaccino Covid-19 dopo meno di due mesi di test sull’uomo.

Dall’agenda macro, la produzione industriale dell’Eurozona a giugno è salita meno delle stime, registrando un +9,1% su base mensile (+10% consensus) dopo il +12,3% di maggio (dato rivisto da +12,4%). Negli Stati Uniti i prezzi al consumo, a luglio, sono aumentati dello 0,6% su base mensile, in linea alla rilevazione del mese precedente e rispetto al +0,3% stimato del consensus.

In Italia, l’Istat ha rivisto al ribasso l’inflazione italiano di luglio, che si mantiene negativa su base annua per il terzo mese consecutivo. Secondo gli ultimi dati, l’indice Nic dei prezzi al consumo ha riportato una flessione dello 0,2% su mese e dello 0,4% su anno, rispetto a -0,1% e -0,3% della lettura preliminare.

Intanto sul Forex, il cambio euro/dollaro si porta a 1,179 e il dollaro/yen si colloca in area 106,9.

Tra le materie prime salgono le quotazioni del greggio con il Brent (+1,6%) a 45,2 dollari e il Wti (+1,7%) a 42,4 dollari, dopo l’uscita dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è sostanzialmente stabile in area 141 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,96%, con il Tesoro che ha assegnato i 7 miliardi nel Bot annuale in asta con rendimenti in calo sui minimi da febbraio.

Domani sarà la volta dell’asta a medio lungo che, per la prima volta in un decennio, a metà agosto non è stata cancellata alla luce delle accresciute esigenze di finanziamento a causa della pandemia.

Tornando a Piazza Affari, in luce Moncler (+3,6%), Terna e Ferrari (+2,7%), realizzi invece su FinecoBank (-1,8%), Saipem (-1,9%) e Cnh (-2,1%).