Mercati – Negativa solo Francoforte in Europa, in rialzo i futures Usa

Prosegue in territorio positivo la seduta delle borse europee, mentre oltreoceano i futures di Wall Street scambiano in rialzo nonostante i dubbi sulle tempistiche del nuovo pacchetto di aiuti all’economia Usa.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,6% in area 20.330 punti. In rialzo anche il Ftse 100 di Londra (+0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%), mentre arretra il Dax di Francoforte (-0,2%).

Gli investitori temono che lo stallo a Washington nelle trattative sulle nuove misure a sostegno all’economia possa ritardare l’approvazione del pacchetto di aiuti, frenando la ripresa degli Stati Uniti dopo la crisi causata dalla pandemia di Covid 19.

Sul fronte macro, la produzione industriale dell’Eurozona a giugno è cresciuta meno delle attese, segnando un +9,1% su base mensile (+10% consensus) dopo il +12,3% registrato a maggio (dato rivisto da +12,4%).

L’Istat, invece, ha rivisto al ribasso l’inflazione italiano di luglio, che si mantiene negativa su base annua per il terzo mese consecutivo. Secondo i dati definitivi diffusi stamani, l’indice Nic dei prezzi al consumo ha registrato un calo dello 0,2% su mese e dello 0,4% su anno, rispetto a -0,1% e -0,3% della lettura preliminare.

Intanto sul Forex il cambio dollaro/yen risale a 106,8 con il biglietto verde sostenuto dal balzo dei rendimenti dei Treasury Usa, mentre l’euro/dollaro avanza a 1,176.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,3%) a 45,1 dollari e il Wti (+1,4%) a 42,2 dollari, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è sostanzialmente stabile in area 142 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,96%, con il Tesoro ha assegnato i 7 miliardi nel Bot annuale in asta con rendimenti in calo sui minimi da febbraio.

Tornando a Piazza Affari, bene Unicredit (+1,8%), Eni (+1,6%), Intesa Sanpaolo (+1,5%) e Ferrari (+1,5%), mentre arretrano FinecoBank (-1,4%) e Interpump Group (-1,1%).