Mercati – Eurolistini deboli, a Milano si distingue Banco Bpm (+3,6%)

Chiusura all’insegna della lettera per le borse europee, mentre negli Stati Uniti resta in stand-by la possibilità di trovare un’intesa tra Repubblicani e Democratici su un nuovo pacchetto di stimoli all’economia.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,9% 20.257 punti. In calo anche il Ftse 100 di Londra (-1,8%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%).

Nel frattempo Wall Street viaggia mista, con il Nasdaq a +0,8%, il S&P 500 a +0,1% e il Dow Jones a -0,2%, nonostante i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione sembrino confermare la lenta ripresa dell’economia a stelle e strisce dopo la crisi sanitaria.

Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, infatti, si sono attestate a 0,96 milioni, inferiori alle 1,1 milioni attese dal consensus e alle 1,19 milioni della rilevazione precedente.

Il dato ha evidenziato una discesa per la seconda settimana consecutiva, segnando il livello più basso da circa cinque mesi e scendendo sotto quota 1 milione per la prima volta da 20 settimane.

Sempre in Usa, prosegue lo stallo nelle trattative tra Repubblicani e Democratici su un nuovo pacchetto di aiuti all’economia a stelle e strisce, affievolendo le speranze di un accordo in tempi brevi.

Il segretario al Tesoro Steven Mnuchin ieri ha spiegato che potrebbe non esserci alcun accordo in vista con il presidente della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, e il leader democratico del Senato, Chuck Schumer.

Intanto il governo americano ha comunicato che manterrà i dazi del 15% sugli velivoli Airbus e quelli del 25% su altri prodotti europei, nonostante i tentativi dell’Europa di risolvere la disputa sui sussidi al settore aereo.

Bruxelles ha preso atto della decisione Usa di non esacerbare il conflitto imponendo nuove tariffe e ha sottolineato di voler negoziare una soluzione per mettere fine alla controversia.

Sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro che si attesta a 1,182, mentre il dollaro/yen viaggia in area 106,9.

Tra le materie prime in lieve calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,7%) a 45,1 dollari e il Wti (-0,8%) a 42,3 dollari, dopo che l’Opec ha spiegato di attendersi una riduzione della domanda superiore alle previsioni. L’oro risale in area 1.955 dollari l’oncia dopo il calo delle ultime sedute.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si mantiene si fissa in area 142 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1%, mentre nel collocamento a medio e lungo termine di oggi i tassi a 3,7 e 30 anni sono scesi riavvicinandosi ai minimi storici.

Tornando a Piazza Affari, spicca Banco Bpm (+3,6%) sempre in scia alle attese di possibili operazioni di M&A. Bene anche Atlantia (+1,1%), dopo che S&P ha modificato l’outlook in developing. Vendite su Telecom Italia (-2,8%), Tenaris (-2,1%), Leonardo (-2%).