Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con una flessione dello 0,3% e in direzione opposta all’analogo europeo (+1,4%), beneficiando solo in parte degli acquisti sul comparto bancario (+0,7%) e muovendosi in controtendenza al Ftse Mib (+1,1%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi e in attesa di un possibile vaccino.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se si sta manifestando una stabilizzazione) per i riflessi negativi sull’economia, che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.
L’andamento positivo del settore creditizio ha impattato solo in parte sui titoli dell’asset management, frenati da qualche realizzo.
Sul listino principale stop per Nexi (-0,3%), con la società che procederà alla fusione con Sia solo se creerà valore. Sottotono Exor (-0,8%), salita al 100% di Gedi.
Tra le Mid Cap frenano Banca Ifis (-0,4%), doValue (-1%) e Cerved (-0,6%), mentre prosegue il buon momento di illimity (+0,4%).
Tra le Small Cap rimbalza Banca Intermobiliare (+6,7%), che ha appena concluso l’aumento di capitale da 36,8 milioni.