Mercati Usa – Previsto avvio incerto dopo frenata vendite al dettaglio

I futures sull’azionario Usa oscillano intorno alla parità, preannunciando una partenza incerta a Wall Street in un contesto appesantito dallo stallo nelle trattative tra Democratici e Repubblicani sul nuovo pacchetto di stimoli e con il focus sui dati macro.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso contrastati, con il Nasdaq che ha terminato in rialzo dello 0,3% sostenuto dal nuovo massimo storico di Apple, mentre Dow Jones e S&P 500 hanno perso rispettivamente lo 0,3% e lo 0,2%.

Sul fronte macro, le vendite al dettaglio Usa a luglio hanno rallentato più delle attese, segnando un +1,2% su base mensile rispetto al +2,1% previsto dal consensus e al +8,4% del mese precedente (rivisto da +7,5%).

Il dato escluso auto e benzina ha però registrato un +1,5% rispetto al +1% atteso dagli analisti, mentre l’agenda di oggi vedrà anche i dati sulla produzione industriale, prevista in crescita del 3% lo scorso mese.

Stamane, invece, le vendite al dettaglio cinesi a luglio hanno inaspettatamente esteso il calo per il settimo mese consecutivo e la crescita della produzione industriale è stata inferiore alle attese, alimentando i dubbi sulla ripresa dell’economia.

Continua a preoccupare, inoltre, la diffusione del virus in diverse parti del mondo con l’aumento dei contagi in Nuova Zelanda e la Corea del Sud che ha registrato il maggior incremento giornaliero di casi da marzo.

In Europa, invece, il Regno Unito ha aggiunto Francia, Olanda e Malta alla lista di paesi per cui è necessaria la quarantena di 14 giorni al rientro, mentre la Germania ha visto il maggior aumento di casi da maggio e il capo della French Health Agency ha dichiarato che la situazione sta peggiorando.

Il tutto in attesa dei colloqui in programma domani tra Washington e Pechino per esaminare i progressi della fase uno dell’intesa commerciale siglata lo scorso gennaio, in un contesto in cui i rapporti tra i due paesi si sono progressivamente deteriorati negli ultimi mesi.