I ricavi di RWE nei primi sei mesi dell’esercizio 2020 sono aumentati dello 0,5% a/a a eur 6,5 miliardi.
Nel settore elettrico (+14,3% a 5,7 miliardi, 88,1% del totale) l’Offshore Wind è arrivato a 175 milioni (2,7% del totale), l’Onshore Wind & Solar ha segnato un +95,2% a 943 milioni (14,6% del totale), l’Hydro, Biomass & Gas un +23,7% a 365 milioni (5,6% del totale), Supply & Trading un +1,0% a 4,1 miliardi (63,4% del totale) e Coal & Nuclear un -20,5% a 120 milioni (1,9% del totale).
Il settore gas ha invece registrato un -72,2% a 231 milioni (3,6% del totale).
Grazie al calo dei costi di approvvigionamento (da 5,2 miliardi a 3,6 miliardi), l’Ebitda è passato da 511 milioni (7,9% dei ricavi) a 2,3 miliardi (35,5% del fatturato) e l’Ebit da -2 milioni a 1,6 miliardi (24,1% del fatturato).
Infine, a causa del minore apporto delle discontinued operations (da 1,3 miliardi inclusivi dell’asset swap di Innogy con E.on a 0,1 miliardi), l’utile netto è diminuito del 24,9% da 1,4 miliardi (21,7% dei ricavi) a 1 miliardo (16,2% del fatturato).
Al 30 giugno 2020 l’equity era pari a 16,5 miliardi (17,5 miliardi al 31 dicembre 2019) e l’indebitamento finanziario netto si attestava a 3,0 miliardi (2,4 miliardi al 31 dicembre 2019).