Analisi tecnica – Campari: a rischio la tenuta del trend rialzista di medio periodo

Dallo scorso 29 luglio le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel settore del beverage di marca hanno avviato un movimento laterale che segue il trend rialzista avviato lo scorso 16 marzo sulla tenuta del minimo relativo intraday a 5,04 euro. La fase laterale in esame, pur sviluppandosi al di sopra della trendline ascendente di medio termine, potrebbe segnalare lo stato di stanchezza dei corsi delle azioni Campari che se dovesse proseguire potrebbe mettere in pericolo l’attuale quadro grafico positivo di medio periodo.

Il deterioramento dell’attuale quadro grafico appare, quindi, subordinato al cedimento di un primo supporto statico e dinamico posizionato a 8,391 euro, con il conseguente incremento della pressione dei venditori che potrebbe spingere le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Robert Kunze-Concewitz verso il successivo supporto individuabile a 8,254 euro. L’eventuale cedimento di questo livello potrebbe poi far scivolare rapidamente i corsi delle azioni Campari verso i due obiettivi ribassisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 7,99 euro, il primo, e a 7,71 euro, il secondo.

L’attuale uptrend di medio periodo, al contrario, potrebbe proseguire nel caso in cui le quotazioni dei titoli del gruppo di Sesto San Giovanni superino di slancio una prima barriera posizionata a 8,753 euro, con possibile allungo fino alla successiva resistenza statica individuabile a 8,885 euro. Nel caso di rottura al rialzo di questo livello, i corsi delle azioni Campari potrebbero poi testare il record storico dello scorso 11 febbraio a 9,125 euro, giungendo così in territori inesplorati con possibile obiettivo di breve periodo posizionabile in corrispondenza di 9,50 euro.

Da inizio anno la performance dei titoli Campari è pari a +5,7% (+10,2% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 23 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 7,83 euro, con un potenziale ribassista del 9 per cento.

Quotazione di riferimento: 8,602 euro 

+10,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 9,50 euro;

+6,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 9,125 euro;

+3,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 8,885 euro;

+1,8% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 8,753 euro;

 

-2,5% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 8,391 euro;

-4,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 8,254 euro;

-7,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 7,99 euro;

-10,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 7,71 euro.