Mercati asiatici ancora a due velocità con i listini cinesi che proseguono il rialzo sostenuti dai titoli salute e commercio, e la Borsa giapponese che resta debole.
Focus sulle notizie provenienti da Washington, dove la presidente della Camera Nancy Pelosi ha riconvocato i deputati, interrompendone la pausa estiva, per impedire a Trump di ostacolare il voto postale nelle presidenziali di novembre.
Pelosi intende far votare una legge a difesa del Postal Service e del diritto di votare per posta, includendo un pacchetto di aiuti per 25 miliardi di dollari a sostegno del servizio, che deve far fronte a continue perdite finanziarie.
Tuttavia le prospettive di ulteriori aiuti economici per i lavoratori e le imprese americane rimangono incerte a causa dello stallo nelle trattative sul nuovo pacchetto di stimoli all’economia.
I listini cinesi hanno continuato intanto a beneficiare dell’iniezione di liquidità della People’s Bank of China attraverso prestiti a medio termine per 700 miliardi di yuan.
Il sentiment resta tuttavia appesantito dalle tensioni tra Washington e Pechino, con gli Stati Uniti che hanno annunciato nuove restrizioni nei confronti di Huawei.
Intanto sul forex il cambio euro/dollaro viaggia a 1,189 e il dollaro/yen a 105,6 mentre tra le materie prime scendono le quotazioni del greggio con il Brent (-0,4%) a 45,2 dollari e il Wti (-0,4%) a 42,7 dollari. Oro in rialzo (+0,6%) a 2.010 dollari l’oncia.
Tornando ai listini asiatici in Cina Shanghai e Shenzhen avanzano rispettivamente del 0,1% e dello 0,4% mentre Hong Kong flette dello 0,1 per cento.
In Giappone ancora debole il Nikkei che ha ceduto lo 0,2% mentre il Topix ha segnato un +0,1%.
Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato l’1% toccando nuovi massimi mentre l’S&P500 ha segnato un +0,3 per cento. In coda il Dow Jones (-0,3%).