Le Borse Europee accelerano al rialzo dopo una partenza sottotono con Milano che, intorno alle ore 12:00, scambia a +0,5% in area 19.954 punti. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,3%, il Cac40 di Parigi lo 0,3%, l’Ibex35 di Madrid lo 0,4% e il Ftse100 di Londra lo 0,2%.
Nel corso della mattinata è migliorato il sentiment dei mercati pur restando vive le preoccupazioni riguardanti una seconda ondata dei contagi e l’escalation in corso dei rapporti sul fronte internazionale tra Usa-Cina. Il tutto, aspettando la pubblicazione in serata dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve.
Le nuove restrizioni degli Stati Uniti nei confronti di Huawei sono state criticata dalla Cina, aggravando ulteriormente le relazioni tra le due superpotenze. Il capo dello staff della Casa Bianca, Mark Meadows, ha inoltre confermato la mancata programmazione di nuovi colloqui relativi all’accordo commerciale dopo l’appuntamento saltato lo scorso weekend.
Il Covid-19 resta sempre l’osservato speciale con una situazione a due facce. Se da un lato i mercati europei guardano con preoccupazione ai nuovi focolai e all’incremento dei numeri che potrebbe portare a una vera e propria seconda ondata, gli Stati Uniti sembrano trovare conforto nell’aver iniziato la discesa dal picco massimo di casi.
Sempre negli States, i dati economici e gli utili societari migliori delle attese iniziano a concretizzare l’idea di una ripresa economica come in parte mostrato anche dai nuovi massimi toccati ieri da Wall Street che ha visto il Nasdaq e lo S&P500 aggiornare al rialzo le precedenti quotazioni record.
L’agenda macro odierna ha offerto ulteriori spunti di analisi, partendo dal netto miglioramento della bilancia commerciale giapponese che ha spinto i listini nipponici. L’Eurostat ha informato che nel mese di luglio i prezzi al consumo nell’Eurozona hanno registrato un incremento dello 0,4% su base annuale e un calo dello 0,4% su base mensile.
Occhi puntati alle ore 13:00 sulla pubblicazione delle richieste di mutui MBA statunitensi.
Per quanto riguarda le materie prime, l’oro cede terreno scendendo fino a 1.995 dollari l’oncia dopo aver toccato ieri quota 2.023 dollari. In calo anche il greggio dopo la lettura dei dati API, con il WTI a 42,81 dollari al barile (-0,7%) e il Brent a 45,13 dollari al barile (-0,7%).
Sul fronte valutario, continua ancora la discesa del dollaro nei confronti dell’euro a 1,1934 (Eur/Usd). Biglietto verde in calo anche verso lo yen a 105,37 (Usd/Jpy).
Riportando il focus in Italia, il rendimento del decennale italiano si attesta allo 0,911% con il relativo spread verso il bund tedesco a 139,5 punti base.
A Piazza Affari, in vetta Diasorin (+1,8%), Mediobanca (+1,7%) e Amplifon (+1,5%). Vendite sui titoli dell’Oil con Tenaris a -1,3% e Saipem a -1,5%.