Le Borse Europee aprono con un atteggiamento cauto senza tenere il passo dei listini statunitensi che nel corso della notte hanno ritoccato al rialzo i loro massimi.
Intorno alle ore 9:55, il Ftse Mib di Milano resta sostanzialmente stabile in area 19.842 punti (invariato). Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,1%, il Cac40 di Parigi lo 0,1% e il Ftse 100 di Londra lo 0,2% mentre l’Ibex35 di Madrid cede lo 0,1%.
Il sentiment sui mercati europei continua a pesare il rischio di una seconda ondata dei contagi e l’escalation in corso dei rapporti sul fronte internazionale tra Usa-Cina. Quest’ultima ha criticato le nuove restrizioni degli Stati Uniti nei confronti di Huawei, aggravando ulteriormente le relazioni tra le due superpotenze.
Le incertezze sono alimentate anche dalle dichiarazioni del capo dello staff della Casa Bianca, Mark Meadows, che ha confermato la mancata programmazione di nuovi colloqui relativi all’accordo commerciale dopo l’appuntamento saltato lo scorso weekend.
Preoccupazioni al tempo stesso in parte accantonate durante la seduta di Wall Street che ha trovato giovamento invece nell’evoluzione del Covid che sembra aver già toccato il suo picco nel paese. I dati economici e gli utili societari migliori delle attese sembrano in aggiunta dar forma all’inizio di una ripresa economica.
Gli operatori restano concentrati ora sull’agenda macro odierna che vede in uscita alle ore 11:00 l’inflazione dell’Eurozona nel mese di luglio e nel primo pomeriggio la richiesta dei mutui MBA negli States della settimana chiusa lo scorso 14 agosto.
Sempre sul fronte macro, nella notte la bilancia commerciale del Giappone ha sorpreso in positivo le attese sostenendo la performance dei listini nipponici. Il dato ha messo in evidenza un surplus di 11,6 miliardi di yen (consensus -86,5 miliardi) dopo il deficit di 269,3 miliardi di giugno.
Per quanto riguarda le materie prime, l’oro cede terreno scendendo fino a 1.998 dollari l’oncia dopo aver toccato ieri quota 2.023 dollari. In calo anche il greggio con il WTI a 42,85 dollari al barile (-0,6%) e il Brent a 45,13 dollari al barile (-0,6%).
Sul fronte valutario, continua ancora la discesa del dollaro nei confronti dell’euro a 1,1926 (Eur/Usd) mentre recupera quota verso lo yen a 105,51 (Usd/Jpy).
Riportando il focus in Italia, il rendimento del decennale italiano si attesta allo 0,918% con il relativo spread verso il bund tedesco a 140,3 punti base.
A Piazza Affari, in vetta Diasorin (+1,1%), Recordati (+0,9%) e Stm (+0,7%) appesantite nella scorsa seduta. Vendite sui titoli dell’Oil con Tenaris a -1% e Saipem a -1,5%.