Mercati – Europa in rosso con Milano a -1,5%, Wall Street poco mossa Nasdaq positivo

Le incertezze sull’outlook economico indicate dalle minutes della FED e della BCE hanno sostenuto le vendite odierne con il Ftse Mib di Milano che, intorno alle ore 16:00, viaggia in area 19.758 punti (-1,5%). Il Dax30 di Francoforte lascia sul terreno l’1,3%, il Cac40 di Parigi l’1,3%, l’Ibex35 di Madrid l’1,5& e il Ftse 100 di Londra l’1,5%.

Oltreoceano, Wall Street (che rispetto ai mercati europei aveva già registrato un lieve rosso in serata dopo la pubblicazione delle minutes) riesce a contenere le vendite, con il tecnologico Nasdaq a +0,3%, lo S&P500 a -0,1 e il Dow Jones a -0,3%.

Le minutes dell’Istituto di Washington hanno sottolineato che la crisi sanitaria in corso lascerà un impatto significativo sulle attività economiche, mettendo l’accento poi su una ripresa fortemente influenzata dal contenimento del virus.

Indicazioni non molto differenti da quelle offerte in mattinata dalla BCE, le cui minutes hanno ribadito come nonostante sia presente un’ottimismo sulla ripresa economica, permangono anche incertezze non indifferenti legati allo sviluppo del Covid.

Il coronavirus e la sua evoluzione resta pertanto l’osservato speciale, senza dimenticarsi del nodo internazionale in corso tra Usa e Cina: dopo le ultime complicazioni Pechino ha reso noto che le parti si incontreranno nei prossimi giorni per discutere sull’avanzamento dell’accordo di fase 1.

Prosegue anche il dialogo tra Repubblicani e Democratici in merito al nuovo pacchetto di stimoli all’economia, sebbene la soluzione non dovrebbe arrivare prima di settembre.

Sempre negli States, poco prima dell’apertura di Wall Street è stata diffusa le lettura settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione, pari a 1,106 milioni di unità, in aumento rispetto alle 971 mila unità della settimana precedente (dato rivisto da 963 mila unità). Gli analisti si attendevano richieste per 920 mila unità.

In mattinata l’agenda macro ha visto la pubblicazione della lettura di luglio dei prezzi alla produzione industriale tedeschi, in aumento dello 0,2% su base mensile (+0,1% consensus) e in calo dell’1,7% su base annua (consensus -1,8%).

Tra le materie prime, l’oro si attesta a 1.940 dollari l’oncia mentre crollano le quotazioni del petrolio, con il WTI a 41,80 dollari al barile (-3%) e il Brent a 44,14 dollari al barile (-2,7%).

Sul fronte valutario, scende il cambio euro dollaro in area 1,1827 mentre il biglietto verde cede terreno verso lo yen a 105,9 (Usd/Jpy).

Riportando il focus in Italia, il rendimento del decennale italiano scende allo 0,91% con il relativo spread verso il Bund tedesco a 142 punti base.

A Piazza Affari, i farmaceutici resistono alla lettera con Diasorin (+0,7%) e Recordati (+0,5%). Rosso diffuso sugli altri titoli con CNH in coda (-2,9%).