Mercati – Le incertezze dell’outlook pesano sulle contrattazioni europee, Milano a -1,4%

Le incertezze sull’outlook economico indicate nelle minutes della FED e della BCE hanno sostenuto le vendite odierne con il Ftse Mib di Milano che ha chiuso le contrattazioni a 19.766 punti (-1,4%).

Il Dax30 di Francoforte ha ceduto l’1,1%, il Cac40 di Parigi l’1,3%, l’Ibex35 di Madrid l’1,4% e il Ftse 100 di Londra l’1,6%.

Oltreoceano, intorno alle ore 18:00, Wall Street (che rispetto ai mercati europei aveva già registrato un lieve rosso nella precedente seduta dopo la pubblicazione delle minutes) riesce a evitare le vendite con il resiliente Nasdaq a +0,7%, lo S&P500 a +0,1% e il Dow Jones sulla parità.

Le minutes della FED hanno sottolineato come la crisi sanitaria in corso lascerà un impatto significativo sulle attività economiche e messo l’accento sulle aspettative di una ripresa fortemente influenzata dalle dinamiche di contenimento del virus.

Indicazioni non molto differenti da quelle offerte successivamente dalla BCE che ha ribadito come, nonostante sia presente un’ottimismo sulla ripresa, sono diverse le incertezze legate allo sviluppo del Covid.

Il coronavirus e la sua evoluzione resta così l’osservato speciale, senza dimenticarsi del nodo internazionale in corso tra Usa e Cina: dopo le ultime complicazioni Pechino ha reso noto che le parti si incontreranno nei prossimi giorni per discutere sull’avanzamento dell’accordo di fase 1.

Prosegue anche il dialogo tra Repubblicani e Democratici in merito al nuovo pacchetto di stimoli all’economia, sebbene la soluzione non dovrebbe arrivare prima di settembre.

Sempre negli States, poco prima dell’apertura di Wall Street è stata diffusa le lettura settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione, pari a 1,106 milioni di unità, in aumento rispetto alle 971 mila unità della settimana precedente (dato rivisto da 963 mila unità). Gli analisti si attendevano richieste per 920 mila unità.

In mattinata l’agenda macro ha visto la pubblicazione della lettura di luglio dei prezzi alla produzione industriale tedeschi, in aumento dello 0,2% su base mensile (+0,1% consensus) e in calo dell’1,7% su base annua (consensus -1,8%).

Tra le materie prime, l’oro torna a 1.955 dollari l’oncia. In calo anche le quotazioni del petrolio, con il WTI a 42,79 dollari al barile (-0,7%) e il Brent a 44,86 dollari al barile (-1,1%).

Sul fronte valutario, il cambio euro dollaro sale in area 1,1850. Debole il biglietto verde anche nei confronti dello yen a 105,88 (Usd/Jpy).

Riportando il focus in Italia, il rendimento del decennale italiano scende allo 0,91% con il relativo spread verso il Bund tedesco a 141 punti base.

A Piazza Affari, i farmaceutici resistono alla lettera con Diasorin a +0,4% e Recordati +0,1%. In coda CNH (-2,6%) e Atlantia (-3,4%).