Otto sedute consecutive in flessione (compresa quella odierna) hanno fatto scivolare le quotazioni dei titoli del gruppo ingegneristico – attivo principalmente nel settore dell’Oil&Gas – dal massimo relativo intraday dello scorso 12 agosto a 2,059 euro fino al bottom relativo intraday di oggi a 1,786 euro, non lontano quindi dal minimo storico del 3 agosto a 1,7455 euro. Con la tenuta di questo livello, i corsi delle azioni Saipem potrebbero, però, aver iniziato a disegnare una tipica figura rialzista di doppio minimo, da considerarsi completata soltanto con il superamento del sopracitato top a 2,059 euro.
La possibilità di vedere la luce in fondo al tunnel e, quindi, di vendere un rimbalzo per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Stefano Caio sembra così essere legata alla necessità di scaricare l’eccesso d’ipervenduto sugli oscillatori stocastici ed è subordinata al deciso superamento di una prima resistenza statica posta a 1,8545 euro. In questo scenario positivo, i corsi delle azioni Saipem potrebbero proseguire rapidamente il tentativo di rimbalzo in direzione della successiva barriera individuabile a 1,886 euro, al di sopra della quale gli obiettivi rialzisti di breve periodo sono posizionabili rispettivamente a 1,931 euro, il primo, e a 2,008 euro, il secondo.
La pressione ribassista potrebbe continuare a farsi sentire sulle quotazioni dei titoli del gruppo milanese, al contrario, nel caso di cedimento del sopracitato supporto statico posizionato a 1,785 euro, con possibile veloce discesa fino al minimo assoluto a 1,7455 euro. L’eventuale cedimento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello proietterebbe i corsi delle azioni Saipem in territori inesplorati con obiettivi ribassisti di breve periodo individuabili in corrispondenza di cifra tonde come 1,70 euro, prima e 1,60 euro, dopo.
Da inizio anno la performance dei titoli Saipem è pari a -58,7% (+40,5% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 23 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 2,52 euro, con un potenziale rialzista del 40,2 per cento.
Quotazione di riferimento: 1,7975 euro
+11,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,008 euro;
+7,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,931 euro;
+4,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,886 euro;
+3,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,8545 euro;
-0,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,785 euro;
-2,9% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,7455 euro;
-5,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,70 euro;
-11,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,60 euro.