I maggiori indici europei si muovono appena sopra la parità dopo l’ondata di dati macro pubblicati in mattinata che hanno visto un rallentamento generale delle economie dell’Eurozona.
Intorno alle ore 12:00, il Ftse Mib di Milano viaggia in area 19.776 punti a +0,1%. Il Dax30 di Fraconforte guadagna lo 0,4%, il Cac40 di Parigi lo 0,3%, il Ftse100 di Londra lo 0,2% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,1 per cento.
Se la performance messa a segno da Wall Street sembrava aver allontanato le preoccupazioni legate alle incertezze sull’outlook economico rinnovate nelle minutes della FED e della BCE, i dati macro pubblicati nelle prime ore di contrattazioni hanno frenato gli umori degli operatori.
Ricordiamo in merito che i due Istituti hanno sottolineato lo stato di incertezza dell’economia globale che, pur avendo avviato una ripresa, presenta diverse criticità connesse all’evoluzione dei contagi.
Per quanto riguarda l’Eurozona, la stima preliminare di agosto del Markit Pmi Manifatturiero si è fissata a 51,7 punti, sotto le attese degli analisti (52,7 punti) ma non molto distante dai 51,8 punti di luglio. Il Markit Pmi Servizi si è attestato a 50,1 punti, anche in questo caso al di sotto delle stime (54,5 punti), dopo la rilevazione di luglio che aveva messo in evidenza un valore di 54,7 punti.
Nel pomeriggio gli operatori sposteranno il focus verso i PMI Usa e la fiducia dei consumatori in Europa di agosto.
Nel frattempo tornano in luce le speranze per lo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus anche se restano vivi i nodi legati all’impatto della pandemia e alle relazioni internazionali. Pechino ha confermato l’intenzione di riprendere presto i colloqui con la controparte americana sull’avanzamento dell’accordo commerciale mentre l’amministrazione Trump non ha ancora dato conferma della notizia.
Tra le materie prime, l’oro resta scende in area 1.942 dollari l’oncia. In calo anche il petrolio con il WTI a 42,53 dollari al barile (-0,7%) e il Brent a 44,62 dollari al barile (-0,6%).
Sul forex, euro debole dopo i dati macro verso il dollaro a 1,1810 (Eur/Usd). Il Biglietto Verde scende al tempo stesso verso lo yen a 105,56 (Usd/Jpy).
Riportando il focus in Italia, il rendimento del BTP a 10 anni si attesta allo 0,92% con il relativo spread verso il Bund tedesco in aumento a 143 punti base.
A Piazza Affari, CNH (+2,9%) si posiziona in testa al FTSE Mib. Denaro anche su Diasorin (+1,2%) e Stm (+1,1%). In coda Saipem (-3,3%).