Il fatturato del settore moda e tessile italiano è stimato in calo del 32,5% nell’intero 2020. E’ quanto emerge dalla seconda Indagine Congiunturale sul “Tessile Moda e Accessorio” di Confidustria Moda realizzata su un campione di 320 aziende per cogliere l’impatto della pandemia.
Nel solo periodo aprile – giugno il 96% del campione ha riportato una contrazione media del fatturato del 39% e il 10% ha contenuto il calo entro il 20%.
Il 93% delle aziende ha fatto ricorso agli ammortizzatori sociali.
Solo il 4% ha evidenziato ordini in crescita o invariati mentre il 5% ha contenuto la diminuzione entro il 10%.
La restante parte registra cali superiori e il 20% ha riportato un crollo superiore al 70%. La contrazione media degli ordinativi è pari al 37,3% a fronte di un -40,5% del primo trimestre.
Il 76% delle aziende prevede di rivedere al ribasso gli investimenti programmati, in particolare su fiere, impianti, assunzione di personale.
In relazione alle esportazioni il 61% ritiene che nessun mercato è ripartito mentre la restante quota segnala un certo dinamismo da parte di Francia, Germania, Corea del Sud, Cina, Russia e Giappone.
Riguardo la seconda parte dell’anno, solo il 7% del campione stima di contenere il calo tra il l’1% e il 10%, il 13% prevede una contrazione tra il 10% e il 20%, il 51% teme una chiusura tra il -20 e il -50% mentre un ulteriore 19% prevede cali tra il 50 e il 70%.