Proseguono i lavori per la scissione di Autostrade per l’Italia dalla controllante Atlantia, che ne detiene l’88%. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, giovedì 3 settembre è in programma un Cda straordinario della holding per stabilire le modalità e le tappe della separazione.
Nel frattempo, procedono anche le trattative con Cassa Depositi e Prestiti, che avrebbero registrato un’accelerata negli ultimi giorni.
Le ipotesi principali per la separazione restano due: la vendita tramite una gara internazionale, a cui parteciperebbe anche Cdp, dell’intera quota detenuta da Atlantia in Aspi oppure la scissione proporzionale della controllata mediante la creazione di un veicolo beneficiario da quotare in borsa, dando vita ad una public company contendibile.
La soluzione preferita da Cdp resta quella in più step, che preveda l’ingresso in Aspi attraverso un aumento di capitale capace di dotare la società autostradale di risorse sufficienti per attuare il suo piano di investimenti da 14,5 miliardi. A questo seguirebbero la vendita della quota residua di Atlantia e quindi l’Ipo.
Il tutto, senza escludere eventuali compromessi come l’ipotesi di un collocamento post scissione di una quota della stessa Aspi direttamente a Cdp.
A stretto giro verrà poi convocata l’assemblea straordinaria chiamata ad approvare il progetto selezionato.