Chiusura debole per le borse europee, mentre Wall Street prosegue positiva nel giorno di apertura del forum di Jackson Hole con il discorso di Jerome Powell.
A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi in calo dell’1,4 a 19.847 punti. Ribassi più contenuti per il Ftse 100 di Londra (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,7%) e il Cac 40 di Parigi (-0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).
Oltreoceano invece avanzano Dow Jones (+0,7%), S&P500 (+0,4%) e Nasdaq (+0,2%) dopo che il presidente della Fed ha confermato la politica monetaria ultra accomodante e ha presentato la nuova strategia di gestione dell’inflazione che fissa un obiettivo medio del 2%. Revisione che apre anche ad un momentaneo superamento di questa soglia, al fine di favorire un consolidamento dell’economia statunitense e del mercato del lavoro.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa, in lieve calo ma ancora oltre 1 milione e la seconda lettura del Pil annualizzato del secondo trimestre (-31,7% rispetto a -32,9% della prima stima.
Focus anche sulle tensioni Usa-Cina, dopo che Pechino ha lanciato quattro missili balistici a medio raggio nel Mar cinese meridionale e Washington ha imposto una serie di restrizioni su visti ed esportazioni nei confronti di 24 società statali cinesi e dei loro dirigenti.
Sul Forex l’euro/dollaro viaggia volatile a 1,182 dopo un momentaneo apprezzamento a quota 1,188, mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 106,45.
Fra le materie prime l’oro si attesta a 1.926 dollari l’oncia mentre riducono le perdite le quotazioni del greggio con il Brent (-1%) a 45,7 dollari e il Wti (-0,7%) a 43,1 dollari al barile, in attesa di valutare meglio l’impatto dell’uragano Laura.
Nel comparto obbligazionario, sale il rendimento del Treasury decennale statunitense (0,74%) dopo le parole di Powell. Lo spread Btp-Bund resta poco mosso area 142 punti base, con il rendimento del decennale italiano stabile a quota 1,02%.
Tornano infine a Piazza Affari, sul Ftse Mib spicca ancora Telecom Italia (+3,4%) dopo l’ok del governo al progetto di creazione della rete unica presentato insieme a Cdp. Ben intonata anche Mediobanca (+0,6%), in seguito al via libera della Bce alla Delfin di Del Vecchio per raddoppiare la sua partecipazione al 20%. In forte calo invece Diasorin (-8,65%), complice l’autorizzazione concessa negli Usa al test di Abbott Laboratories per sapere in 15 minuti se una persona è positiva al Covid-19 al costo di 5 dollari.