Mercati asiatici – Listini contrastati con Shanghai a +0,6% e Nikkei a -1,1%

Borse asiatiche miste con i guadagni della Cina e i cali del Giappone all’indomani delle parole del presidente della Fed Powell mentre restano monitorati i rapporti geopolitici e gli sviluppi sul contrasto al coronavirus.

Ieri il numero uno dell’istituto americano ha presentato una nuova strategia di gestione dell’inflazione che fissa un obiettivo medio del 2%, confermando una politica monetaria ultra accomodante.

Un approccio che, anche in caso di superamento di tale soglia, apre alla possibilità di lasciare i tassi bassi, con l’obiettivo di favorire un consolidamento dell’economia statunitense e del mercato del lavoro.

Resta il focus anche sulle tensioni Usa-Cina dopo che Pechino ha recentemente lanciato alcuni missili balistici a medio raggio nel Mar cinese meridionale e Washington ha imposto una serie di restrizioni su visti ed esportazioni nei confronti di 24 società statali del Paese asiatico legate ai lavori realizzati in quell’area.

In Giappone invece secondo rumours il primo ministro, Shinzo Abe, intenderebbe dimettersi per motivi di salute.

Sul fronte del contrasto alla diffusione della pandemia, si segnala che Abbott Laboratories ha ricevuto dalla FDA l’autorizzazione per l’uso in emergenza del suo test rapido sul Covid-19, che avrà un prezzo di soli 5 dollari.

Intanto sul forex il cambio euro/dollaro viaggia a 1,187 e il dollaro/yen a 106,3 mentre tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 45,6 dollari e il Wti a 43 dollari (-0,1%). Oro in rialzo a 1.948 dollari l’oncia (+0,8%).

Tornando ai listini asiatici in Cina Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,6 e l’1 per cento. Hong Kong sale dell’1,1 per cento.

In Giappone il Nikkei cede l’1,1 e il Topix segna un -0,4 per cento.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Dow Jones ha guadagnato lo 0,6 per cento, lo S&P ha chiuso a + 0,2%, dopo aver oltrepassato i 3.500 punti per la prima volta nella storia, mentre il Nasdaq arretra dello 0,3%, dopo aver tuttavia siglato un nuovo record intraday.