Banche (+1,6%) – Tonica Bper (4,4%) nell’ultima settimana

Nelle sedute dal 24 al 28 agosto il Ftse Italia Banche ha realizzato un rialzo dell’1,6%, sottoperformando l’analogo indice europeo (+5,4%) ma facendo meglio del Ftse Mib (+0,7%).

Nell’ottava l’attenzione si è focalizzata prevalentemente sul discorso del presidente della Fed dal simposio di Jackson Hole. Jerome Powell ha confermato la politica monetaria accomodante e ha presentato la nuova strategia sull’inflazione, che prevede un target medio del 2% ammettendo temporanei sforamenti di tale soglia.

Sotto i riflettori anche le tensioni tra Stati Uniti e Cina mentre si registrano progressi nelle cure contro il Covid-19, anche se i contagi sono risaliti in Europa come conseguenza degli spostamenti di agosto.

Tornando a Piazza Affari, in particolare al comparto obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia in area 145 bp, con il rendimento del decennale italiano all’1,04%.

In evidenza Mediobanca (+6,4%) dopo che la Bce ha autorizzato Leonardo Del Vecchio a incrementare la sua quota fino al 19,99%.

Bene anche Bper (+4,4%). L’antitrust ha reso nota nel proprio bollettino settimanale la decisione di non avviare alcuna istruttoria sull’operazione di cessione del ramo d’azienda di Ubi Banca a Bper, nell’ambito dell’acquisizione di Ubi da parte di Intesa Sanpaolo.

Più arretrata Intesa Sanpaolo (+0,7%), nella settimana in cui ha preso il via l’offerta residuale sulle azioni Ubi Banca che durerà fino all’11 settembre.

Fra le mid cap chiude poco mossa Mps (+0,5%) che ha ricevuto la “draft Decision” del provvedimento autorizzativo, da parte della Bce, in merito all’operazione di scissione non proporzionale con opzione asimmetrica di un compendio costituito, tra l’altro, da crediti deteriorati.