Alcuni piccoli azionisti di Cattolica, che si oppongono all’aumento di capitale che sancirà l’ingresso di Generali nel capitale della compagnia veronese, avrebbero presentato un esposto alla Consob in cui si chiede di “valutare l’obbligo per non esentare Generali dall’onere di offerta pubblica di acquisto”.
Lo riporta il Sole 24Ore, il quale aggiunge che secondo suddetti azionisti Generali, che entrerà nel capitale di Cattolica con una quota del 24,4% attraverso un aumento di capitale riservato da 300 milioni nell’ambito dei 500 milioni richiesti dall’IVASS per il rafforzamento patrimoniale, avrebbe di fatto un controllo sulla compagnia presieduta da Paolo Bedoni.
Secondo i soci dissenzienti, l’intesa siglata tra Cattolica e Generali trasferiranno a quest’ultima circa il 30% del valore che deriverebbe dall’aumento di capitale riservato, facendo riferimento alle potenziali sinergie legate ai patrimoni gestiti dall’asset management di Cattolica, al business salute, alla riassicurazione e all’information technology.