Interpump – Utile in calo ma diminuisce il debito nel 1H20

Interpump ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi in calo del 9,1% a 639,5 milioni, frutto del -9,4% a 430 milioni registrato dal settore Olio e dal -8,3% a 210 milioni del settore Acqua.

A parità di perimetro di consolidamento e cambi, le vendite hanno segnato un -18,7%, con il settore Olio in calo del 23,6% e il settore Acqua dell’8,7 percento.

A livello di aree geografiche, l’Europa ha segnato un -10,9% a 230 milioni (esclusa l’Italia che ha segnato un -18% a 98 milioni), il Nord America un -4,4% a 178 milioni e il Far East Oceania un +13,7% a 81 milioni. L’area Resto del Mondo ha registrato un -23% a 52 milioni.

L’Ebitda è diminuito del 14,2% a 139,2 milioni con un’incidenza sul fatturato al 21,8% (-130 punti base), mentre l’Ebit è calato del 28,3% a 92 milioni con una marginalità al 14,4% (-390 punti base).

Il periodo si è chiuso con un utile netto in calo del 31,2% a 63,5 milioni, scontando anche perdite su cambi e un accantonamento per l’indennità di fine rapporto assegnata al Presidente e Amministratore Delegato in esecuzione di una delibera del CdA.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito a 344 milioni dai 371 milioni al 31 dicembre 2019, grazie a un free cash flow di 98,3 milioni e dopo l’acquisto di azioni proprie per 20,9 milioni ed esborsi per acquisizioni per 39,1 milioni.

Per quanto riguarda il secondo trimestre, i ricavi sono diminuiti del 17,8% a 295,6 milioni (-26,5% la variazione organica), mentre l’Ebitda ha segnato un -22% a 65 milioni. L’utile netto è sceso a 30,2 milioni dai 46,9 milioni del secondo trimestre 2019.