Prima industrie ha chiuso il primo semestre 2020 con un calo dei ricavi del 26,6% a 157,6 milioni rispetto ai 214,7 del medesimo periodo 2019, a causa principalmente dall’impatto della pandemia sul settore dei beni di investimento, soggetto ad elevata ciclicità.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda è diminuito del 46% a 10,1 milioni, con un’incidenza sul fatturato scesa al 6,4% (-230 punti base). Al netto dei costi non ricorrenti pari a 2,1 milioni, l’Ebitda Adjusted raggiunge i 12,2 milioni.
L’Ebit risulta essere negativo per 0,9 milioni rispetto i 6,5 milioni relativi al primo semestre 2019. Su questi risultati incidono gli ingenti investimenti della BU Laser della divisione Prima Electro, gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali (5,3 milioni) e materiali (5,7 milioni). L’Ebit Adjusted si attesta a 1,2 milioni.
Il primo semestre 2020 si è chiuso con un risultato netto negativo per 3,1 milioni contro l’utile di 1,8 milioni registrati a fine giugno 2019.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è pari 123,2 milioni, in aumento rispetto ai 107,3 milioni al 31 dicembre 2019.
Nel corso del semestre, l’acquisizione ordini del Gruppo (inclusiva dell’after-sale
service) è stata pari a 140,8 milioni, in diminuzione del 25,9% rispetto ai 189,9 milioni al
30 giugno 2019.
Il portafoglio ordini consolidato (non inclusivo dell’after-sale service) ammonta a 126,0
milioni, in diminuzione rispetto ai 136,1 milioni di euro al 30 giugno 2019.