Il Cda di TIM riunitosi ieri ha approvato l’accordo con KKR Infrastructure e Fastweb relativo alla costituzione di FiberCop, la NewCo in cui verranno conferite la rete secondaria di TIM e la rete in fibra sviluppata da FlashFiber, la joint-venture partecipata da TIM (80%) e Fastweb (20%).
L’accordo con KKR Infrastructure e Fastweb è il primo passo per la realizzazione di una società della rete digitale italiana in fibra, punto di svolta per le telecomunicazioni del Paese. FiberCop consentirà a TIM, Fastweb e agli altri operatori di co-investire completando i piani di copertura in fibra nelle aree nere e grigie del Paese e accelerando l’adozione dei servizi Ultra-Broadband (UBB).
Nel dettaglio, TIM ha accettato l’offerta vincolante di 1,8 miliardi da parte di KKR Infrastructure, che acquisterà il 37,5% di FiberCop, sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi (equity value 4,7 miliardi), mentre Fastweb avrà il 4,5% di FiberCop a seguito del conferimento del 20% attualmente detenuto in FlashFiber.
Si prevede che FiberCop avrà un Ebitda di circa 0,9 miliardi ed Ebitda – Capex positivi a partire dal 2025 e non richiederà iniezioni di capitale da parte degli azionisti. L’apporto di risorse finanziarie che deriva dall’ingresso di KKR Infrastructure in FiberCop darà un ulteriore importante contributo al rafforzamento della struttura patrimoniale del Gruppo TIM. Il closing dell’operazione è previsto entro il primo trimestre del 2021, una volta ottenute le autorizzazioni delle Autorità competenti.
A conferma dell’apertura del progetto, in questi giorni TIM ha sottoscritto con Tiscali un Memorandum of Understanding per definire i termini di una partnership strategica avente ad oggetto lo sviluppo dell’infrastruttura ultrabroadband attraverso la partecipazione economica di Tiscali al progetto di co-investimento in FiberCop.
FiberCop sarà da subito dotata di un asset di rete che già oggi offre collegamenti UBB all’85% della popolazione grazie alle tecnologie FTTC e FTTH; la società proseguirà la copertura FTTH, con velocità di connessione di 1 Gbps, con l’obiettivo di raggiungere, entro il 2025, il 76% delle unità immobiliari delle aree grigie e nere, corrispondenti ad una copertura del 56% delle unità immobiliari tecniche del Paese. Nelle aree bianche TIM proseguirà l’intervento di copertura UBB già in corso.
La rete in fibra sarà realizzata dalla NewCo sulla base del modello di coinvestimento aperto all’ingresso di tutti gli altri operatori, secondo quanto previsto dal Codice europeo delle Comunicazioni Elettroniche.
La nuova società – di cui TIM deterrà il 58%, KKR Infrastructure il 37,5% e Fastweb il 4,5% – offrirà servizi di accesso passivi della rete secondaria in rame e fibra a tutti gli operatori del mercato. FiberCop farà leva sull’infrastruttura in fibra già posata da FlashFiber, senza duplicazione di investimenti e con la massima efficienza, promuovendo allo stesso tempo la concorrenza.
TIM sarà il fornitore esclusivo per la costruzione e la manutenzione delle reti e fornirà ulteriori servizi a FiberCop che avrà una struttura snella con meno di 100 dipendenti. L’operazione permetterà un’accelerazione del passaggio dei clienti da rame a fibra e contribuirà alla riduzione del digital divide in Italia.