Analisi tecnica – Diasorin: quadro grafico di medio e breve periodo ancora negativo

I pesanti ribassi delle ultime due sedute della scorsa ottava, avviati in prossimità dell’incrocio tra la media mobile a 50 sedute e quella a 100 osservazioni, hanno spinto le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella diagnostica in vitro al di sotto della trendline ribassista di medio periodo e non lontano dalla fondamentale media mobile a 200 sedute, attualmente in transito a 141,63 euro. Il tentativo di rimbalzo avviato questa settimana anche se ha allontanato i corsi delle azioni Diasorin dal sopracitato supporto dinamico non ha, però, ancora consentito di migliorare il quadro grafico di medio e di breve periodo che rimane negativo.

La pressione dei venditori potrebbe così continuare a farsi sentire sulle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Carlo Rosa nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionato a 149,10 euro, con possibile discesa fino al successivo livello individuabile a 145,60 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo vercellese potrebbero scivolare verso la sopracitata media mobile a 200 sedute, attualmente in transito a 141,63 euro, al di sotto del quale il successivo target di breve periodo è posizionabile a 135,70 euro.

Un segnale positivo per i corsi delle azioni Diasorin, al contrario, potrebbe arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posta a 155,60 euro, con il successivo livello da monitorare rappresentato dalla resistenza statica, ma anche dinamica, posizionata a 158,50 euro. L’eventuale breakout di questo livello, migliorando il quadro grafico di breve e medio periodo potrebbe proiettare le quotazioni dei titoli del gruppo del settore salute e benessere verso un primo obiettivo rialzista individuabile a 164 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a 168,50 euro, cioè il massimo intraday dello scorso 27 agosto.

Da inizio anno la performance dei titoli Diasorin è pari a +31,9% (+63,2% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 12 analisti rilevati da Bloomberg è 150,63 euro, con un potenziale ribassista dell’1 per cento.

Quotazione di riferimento: 152,20 euro

+10,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 168,50 euro;

+7,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 164,00 euro;

+4,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 158,50 euro;

+2,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 155,60 euro;

 

-2,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 149,10 euro;

-4,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 145,60 euro;

-6,9% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 141,63 euro;

-10,8% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 135,70 euro.