In giornata si riunirà il Cda straordinario di Atlantia per delineare l’uscita dal capitale di Autostrade per l’Italia (controllata all’88%) e l’ingresso di Cdp.
Nelle ultime ore i vertici della holding e della Cassa hanno intensificato il dialogo e la sensazione è che ci siano le basi per un’intesa che soddisfi entrambe le parti.
La soluzione più percorribile, secondo fonti di stampa, è quella che prevede una scissione con accollo di parte del debito di Atlantia. Un’ipotesi che garantirebbe a quest’ultima un beneficio di 5-6 miliardi, tra allocazione del debito ed equity, mentre la struttura finale di Aspi vedrebbe Cdp e altri investitori al 51%, il mercato a poco meno del 40% e il 12% nelle mani di Allianz e Silk Road.
Una volta trovata l’intesa con la Cassa e definito il progetto, verrà convocata l’assemblea straordinaria di Atlantia che dovrà approvare definitivamente l’operazione. Successivamente, il Cda darà mandato ad un soggetto terzo indipendente per la valutazione di Aspi, alla luce del piano economico finanziario già presentato.