Altra seduta in ordine sparso per i listini asiatici, dopo l’ennesima performance all’insegna del denaro per Wall Street che mette a segno nuovi record nonostante la difficile situazione economica e sociale interna.
Indici Usa incuranti del dato delle nuove buste paga del settore privato che sono cresciute di sole 428.000 unità, meno della metà del milione previsto, il tutto in attesa dei dati sull’occupazione del governo in uscita venerdì.
In Giappone, intanto, il Capo Segretario di Gabinetto Yoshihide Suga ha annunciato la sua candidatura alle elezioni del 14 settembre per diventare il leader del Partito Liberal Democratico al Governo, una posizione che gli assicurerebbe anche di diventare primo ministro.
Suga ha detto che manterrà una stretta alleanza con gli Stati Uniti e continuerà a portare avanti le politiche economiche del premier uscente Shinzo Abe per aiutare l’economia a riprendersi dalla pandemia di coronavirus.
Sul fronte macroeconomico, sostanzialmente stabile il dato finale di agosto del PMI servizi della Jibun Bank giapponese attestatosi a 45 punti (45,4 punti a luglio), in miglioramento l’indice composito fissatosi a 45,2 punti (44,9 punti la lettura preliminare e il finale di luglio).
In Cina, invece, ad agosto il Purchasing Managers Index (Pmi) composito, elaborato da Markit/Caixin, è salito a 55,1 punti, dopo i 54,5 punti a luglio. Di contro, leggero calo per l’indicatore relativo al settore dei servizi è sceso a 54 punti, dopo i 54,1 punti di luglio. Gli analisti avevano stimato un valore pari a 53,9 punti.
Intanto sul forex il cambio euro/dollaro viaggia a 1,1802 e il dollaro/yen a 106,28 mentre tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 44,30 dollari al barile e il Wti a 41,44 dollari al barile (-0,2%). Arretra l’oro a 1.935 dollari l’oncia (-0,5%).
Tornando ai listini asiatici in Cina, flettono Shanghai (-0,5%) e Shenzhen (-0,6%). Prevalgono le vendite anche su Hong Kong (-0,6%).
In Giappone, invece, in territorio positivo il Nikkei a +0,9% e il Topix a +0,4%.
Il tutto, come già anticipato, dopo una seduta che ha visto i listini Usa mettere a segno mette a segno nuovi record con i soliti indici: in rialzo il Dow Jones (+1,6%), lo S&P500 (+1,5%) e il Nasdaq (+1%) che buca anche la soglia dei 12.000 punti per la prima volta nella storia.