Mattinata positiva per le borse del Vecchio Continente, mentre i futures di Wall Street scambiano deboli all’indomani dei nuovi record storici dei principali indici americani.
A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna lo 0,9% riportandosi sopra i 20.000 punti. Ben intonati anche il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Dax di Francoforte (+1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,8%) e il Cac 40 di Parigi (+1,9%), quest’ultimo sostenuto anche dal nuovo piano di stimoli da 100 miliardi varato dal governo francese.
Nel complesso, l’azionario prosegue la propria corsa in scia ai segnali di miglioramento dell’economia e all’atteggiamento accomodante delle banche centrali. La parziale rotazione settoriale delle ultime ore può essere interpretata come un ulteriore segnale di fiducia in un miglioramento del quadro macroeconomico e nello sviluppo di cure contro il coronavirus.
A tal proposito, negli Usa, i Centers for Disease Control and Prevention hanno reso noto che un vaccino potrebbe essere pronto per l’inizio di novembre, appena prima delle elezioni presidenziali.
Sul fronte macro, l’attività del settore dei servizi in Cina è cresciuta per il quarto mese consecutivo ad agosto, con l’indice Pmi servizi Caixin a 54 punti. Nell’eurozona il terziario ha evidenziato una crescita più debole rispetto al mese precedente, mentre le vendite al dettaglio di luglio sono risultate inferiori alle attese (-1,3% su base mensile).
Nel pomeriggio, negli Stati Uniti, l’attenzione sarà rivolta soprattutto sull’indice Ism servizi di agosto e sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. Il tutto aspettando il Job Report in programma domani, dopo l’incremento inferiore alle stime del dato Adp sugli occupati nel settore privato.
Sul Forex, prosegue il recupero del dollaro nei confronti delle altre valute dopo la debolezza innescata dalla Fed. L’euro/dollaro scivola a 1,183, con indiscrezioni che vedrebbero la Bce preoccupata per l’apprezzamento della moneta unica in vista del meeting della prossima settimana, mentre il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 106,3.
Tra le materie prime prosegue il calo delle quotazioni del greggio con il Brent (-1,7%) a 43,7 dollari e il Wti (-1,6%) a 40,9 dollari al barile. In calo anche l’oro a 1.934 dollari l’oncia, complice il rafforzamento della valuta statunitense.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 143 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,96%.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano Fca (+3,8%), Leonardo (+2,9%) e Pirelli (+2,8%), mentre scattano parziali realizzi su Atlantia (-3,4%) dopo il rally di ieri.

























