Exor ha archiviato il primo semestre 2020 con una perdita netta di 1.318 milioni (utile netto di 2.427 milioni nel periodo di confronto, includendo anche la plusvalenza netta da 1.081 milioni realizzata con la cessione di Magneti Marelli da parte della controllata Fca), risentendo degli impatti della pandemia da Covid-19 sulla performance delle partecipate.
Il NAV per azione e il NAV totale, al 30 giugno 2020, sono diminuiti rispettivamente a 88,75 dollari (-19,9% rispetto a fine 2019) e a 20.955 milioni di dollari (-19,9% rispetto al 31 dicembre 2019). La discesa del NAV ha risentito per 1,3 miliardi di dollari del riallineamento di PartnerRe a seguito della trattativa, poi saltata, per la cessione del gruppo di riassicurazione alla francese Covea (valore sceso da 9 miliardi a 7,7 miliardi di dollari).
Le partecipazioni valutate a patrimonio netto hanno generato un perdita di 1.261 milioni (+2.418 milioni nel periodo di confronto), con un apporto negativo di 781 milioni (+1.509 milioni nel primo semestre 2019, inclusa suddetta plusvalenza) da parte di Fca e di 185 milioni da parte di PartnerRe (+690 milioni nel periodo di confronto).
Negativo per 324 milioni l’apporto (153 milioni nei primi sei mesi del 2019) da parte di Cnh Industrial, per 12 milioni da parte di Juventus (-30 milioni nel periodo di confronto) e per 11 milioni da parte di Gedi (riferito al periodo 1° maggio-30 giugno, dopo che Exor ha completato l’acquisizione del controllo lo scorso 30 aprile). Positivo per 42 milioni l’apporto da parte di Ferrari (86 milioni nel periodo di confronto) e di 7 milioni (8 milioni nei primi sei mesi del 2019) da parte di The Economist Group.
Dal lato patrimoniale, al 30 giugno la posizione finanziaria netta della holding risulta negativa per 3.081 milioni (2.631 milioni a fine 2019). Il peggioramento è attribuibile agli investimenti (391 milioni), al pagamento dei dividendi (100 milioni) e ad altre componenti negative (-54 milioni), in parte compensati dai dividendi derivanti dagli investimenti (95 milioni). Il patrimonio netto si attesta a 13.403 milioni (15.025 milioni al 31 dicembre 2019).
Per quanto riguarda la composizione del Gross Asset Value, al 30 giugno 2020 il 17,4% fa riferimento a Fca, il 29,1% a Ferrari, il 29,6% a PartnerRe, il 9,9% a Cnh, il 3,4% a Juventus, l’1,3% a The Economist e lo 0,9% a Gedi, da poco entrata nel perimetro.
La holding ha spiegato che non è possibile fornire indicazioni sulle prospettive future. “La gravità dell’epidemia di Covid-19 in questa fase è al momento incerta e pertanto Exor non può ragionevolmente stimare l’impatto che avrà sulle sue operazioni e sui risultati e sulle operazioni e sui risultati delle sue controllate operative”, si legge nella nota.